REDAZIONE MASSA CARRARA

Tre nuovi mezzi di soccorso Donati da amici e familiari in memoria di chi non c’è più

Fivizzano, la consegna alla Pubblica Assistenza nell’ambito della ’Festa del volontariato’. L’ambulanza dedicata ad Anastasia, il Doblò a Elisabetta e l’altra vettura acquistata dai Salemme.

Tre nuovi mezzi di soccorso Donati da amici e familiari in memoria di chi non c’è più

Le persone care non si dimenticano e adesso il loro ricordo vivrà per sempre, grazie alla solidarietà. Festa del volontariato a Fivizzano, promossa dalla Pubblica assistenza Avis. Durante la manifestazione sono stati inaugurati tre mezzi che verranno utilizzati ogni giorno dai volontari per i loro servizi.

La nuova ambulanza è stata dedicata ad Anastasia, giovane morta all’improvviso, lo scorso anno, a causa di un’emorragia cerebrale. I suoi amici avevano promosso una raccolta fondi e il ricavato è stato donato alla Pubblica per acquistare l’ambulanza. E poi un Doblò in memoria di Elisabetta Rossi, morta lo scorso anno, appena 39enne, a causa di una malattia contro la quale aveva combattuto strenuamente. Per finire un mezzo adatto anche a persone con disabilità, acquistato dalla famiglia Salemme per ricordare un proprio caro. Tutte le famiglie erano presenti all’inaugurazione, vissuta con grande emozione. Difficile per loro trattenere le lacrime quando hanno visto i nomi dei parenti scomparsi scritti sui mezzi nuovi. "Hanno attraversato di nuovo un dolore mai sopito - ha detto Gianluca Cardellini, presidente della Pubblica - e sono stati, per loro e per noi, momenti di emozioni. Alla manifestazione c’è stata grande partecipazione sia di volontari che di fivizzanesi. Abbiamo organizzato un piccolo rinfresco e premiato i volontari con oltre 40 anni di servizio, quelli che hanno percorso più chilometri, quelli con un maggior numero di servizi all’attivo. E’ stata una festa nel vero senso della parola, abbiamo cercato di valorizzare il lavoro quotidiano dei volontari, che non si fermano mai, li abbiamo voluti gratificare per quanto possibile per la loro opera all’interno dell’associazione".

Monica Leoncini