REDAZIONE MASSA CARRARA

Tradizioni salvate dalle Pro loco. Rinascono frazioni e comunità. Feste ’fai da te’ a Codena e Fontia

I residenti dei paesi a monte si sono messi in moto per regalare ai loro bambini esperienze uniche. Babbi Natale, casette, slitte e dolciumi grazie all’impegno dei volontari nei borghi spesso dimenticati.

Tradizioni salvate dalle Pro loco. Rinascono frazioni e comunità. Feste ’fai da te’ a Codena e Fontia

Nei paesi a monte torna la magia del Natale grazie alle Pro loco, che da qualche anno sono diventate il motore pulsante delle tradizioni e della socialità. Chi ha costruito la casa di Babbo Natale, chi la slitta, chi veste i panni di Babbo Natale, e chi ancora, come Fontia ha aperto le porte di casa dell’intero paese ai visitatori. I residenti dei paesi a monte si sono rimboccati le maniche e hanno organizzato eventi e decorazioni a tema natalizio, che nulla hanno da invidiare a quelle della città. Le frazioni tradizionalmente trascurate dalle amministrazioni durante le feste natalizie, grazie alle Pro loco, da qualche anno sono riuscite a rivitalizzarsi con il ’fai da te’, e come nel caso di Fontia e Codena a creare un vero e proprio villaggio di Babbo Natale. Fontia nello specifico ha realizzato una tre giorni di festa all’interno delle civili abitazioni e dei fondi.

La casa di Babbo Natale, quella della mascotte del paese, quella del vin brûlé, il tutto illuminato da circa un chilometro di luci. I volontari della Pro loco di Codena per i bambini hanno preso assi, chiodi e colori e hanno realizzato una casetta di Babbo Natale e una slitta, e anche a Codena il paese è stato completamente illuminato. "All’inizio facevamo solo Babbo Natale nel giorno di San Nicolà, il patrono del paese – spiega Cristiano Corsini presidente della Pro loco Fontia –, ma da due anni organizziamo un intero villaggio natalizio grande come tutto il paese. Lo scopo principale delle Pro loco dei paesi a monte è quello di mantenere viva la tradizione, e di tramandarla. In questo la chiesa ha fallito, una volta era al centro del villaggio, era un luogo di aggregazione e si faceva la messa di Natale, ma oggi nei paesi non avviene quasi da nessuna parte. Le Pro loco sostituiscono la chiesa, tramandano la tradizione del Natale e per i residenti sono il cuore della socializzazione. Questo lo dovrebbe capire anche l’amministrazione comunale, sostenere le Pro loco non significa solo aiutarci a mantenere la tradizione e la nostra identità, ma anche a fare in modo che in paese ci sia una socialità adeguata".

Anche per Tiziano Baldi (presidente Pro loco Codena) le associazioni dei paesi a monte sono un baluardo per mantenere solide le tradizioni. "Negli ultimi anni il Natale dei paesi a monte si era un po’ sopito – dice Baldi –, e grazie alle Pro loco negli ultimi anni ha ripreso slancio. Noi siamo nati nel 2020 e ogni anno facciamo qualcosa per rendere il Natale di Codena sempre più magico. Abbiamo costruito con le nostre mani la casetta di Babbo Natale e la slitta, che è lunga più di dee metri e larga altri due. Abbiamo completamente illuminato il paese e lo abbiamo fatto mettendoci i soldi da parte, quelli ricavati dalle varie feste che facciamo in città tipo la ‘Festa del Cioccolato’. Tutto quello che riusciamo a guadagnare lo investiamo sul Natale. E sempre coinvolgendo le scuole dei paesi a monte, con i bambini che vengono a fare i canti di Natale". "E poi abbiamo la natività di in marmo dello scultore Michele Monfroni – conclude Baldi –, che quest’anno abbiamo messo dove le case popolari perché la chiesa è pericolante e ci sono le impalcature. Lo scopo delle Pro loco e di tramandare la tradizione".

Alessandra Poggi