
"Il ponte di Albiano Magra è crollato lo scorso 8 di aprile, oltre 5 mesi dopo le macerie sono ancora qui e di ricostruzione ancora non si parla neppure. Non solo: alla Liguria il Governo ha negato anche lo stato di emergenza e nulla si è mosso per quanto riguarda le due rampe provvisorie complanari all’autostrada, che consentirebbero a migliaia di persone di subire minori disagi dal crollo". Lo scrive il governatore ligure Giovanni Toti su Facebook al termine del sopralluogo sul ponte crollato che sta al confine tra Liguria e Toscana.
"Quando le cose le gestiamo direttamente in Liguria, vedi il Ponte di Genova, vedi la strada per Portofino, vedi il viadotto sulla Savona-Torino, le cose si fanno e si fanno in fretta. Quando dipendono da Roma, palude totale. E si riempiono pure la bocca di promesse di nuove infrastrutture quando non riescono a spostare le macerie di un ponte. Visto che nulla si muove, dopo aver atteso fin troppo, interverremo con tutte le competenze regionali di Protezione Civile per risolvere il problema - ha concluso -. E vedremo se il Governo, oltre a non fare nulla, avrà anche il coraggio di impugnare i nostri provvedimenti". "Sono passati 157 giorni dal crollo del ponte di Albiano Magra e le macerie sono ancora qui. La De Micheli è venuta la settimana scorsa promettendo, come sempre, tante belle cose senza poi fare nulla e scaricando le responsabilità sugli altri, del ministro Costa invece neanche l’ombra. Intanto i disagi per i cittadini e le imprese locali crescono, ma né commissario né sub-commissario tirano fuori una soluzione". Lo dicono i deputati di "Cambiamo con Toti", Manuela Gagliardi e Giorgio Silli dopo un sopralluogo alle macerie del ponte crollato (nella foto). "E’ giusto- aggiungono - che la procura svolga le sue indagini, ma le istituzioni non possono sottrarsi alle loro responsabilità, i detriti devono essere immediatamente rimossi, i cantieri devono essere altrettanto velocemente avviati".