ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

’Toscanaincontemporanea’. Dalla Farmoplant al sottosuolo. Premiate Nelli, Roaro e Bertolasi

Tre progetti che rivelano il legame dell’uomo con il territorio e la sua salvaguardia. Le opere visive che hanno vinto il bando della Regione Toscana sono in mostra al Mudac.

Visitatrici in una mostra al Mudac (foto dalla pagina Facebook)

Visitatrici in una mostra al Mudac (foto dalla pagina Facebook)

Sono stati selezionati e premiati i progetti ’La nube’ di Eleonora Roaro e quelli di Alice Bertolasi e Giulia Nelli per la project room under 35 del Mudac, presentati dal Comune per il bando ’Toscanaincontemporanea 2025’, promosso dalla Regione che prevede il sostegno economico di attività che promuovano la produzione, la conoscenza e la diffusione della creatività contemporanea nel campo delle arti visive contemporanee. I progetti presentati dal Comune si pongono l’obiettivo di mostrare al pubblico i possibili diversi approcci alla tematica del rapporto dell’individuo con il territorio di riferimento e le sue trasformazioni.

"A nome mio personale e di tutta l’amministrazione ci tengo a complimentarmi con gli artisti che con le loro proposte innovative ci hanno consentito di conseguire questo riconoscimento – dice l’assessore alla Cultura Gea Dazzi -. Tutto ciò conferma ancora una volta il nostro Mudac come luogo che apre le proprie porte alle proposte dei giovani e alle sperimentazioni sul contemporaneo".

Roaro con ’La nube’ sta svolgendo un’attività di ricerca artistica e documentale sulla tragedia legata all’esplosione della Farmoplant nel 1988 per sensibilizzare il pubblico sugli effetti della Zona industriale dal punto di vista ambientale e della salute pubblica e sollecitare così un dialogo tra generazioni in relazione al diritto della sicurezza ambientale. Attraverso l’indagine di archivio e la raccolta di interviste, l’artista rievoca la storia della Farmoplant e dell’industrializzazione della zona a partire dall’epoca fascista, stimolando una riflessione visiva e poetica sul rapporto tra essere umano e paesaggio antropizzato.

Per quanto riguarda, invece, i progetti che verranno realizzati nella project room del Mudac, Alice Bertolasi con ’Epoisia’ crea un linguaggio pittorico poetico in cui elementi del lavoro di manutenzione e di cura si uniscono a nuove idee per creare spazi vulnerabili in cui tutti riescano a immergersi per ritrovare il proprio spazio interiore. Infine, Giulia Nelli con ’Radicati alla profondità della terra’, attraverso la metafora del viaggio nel sottosuolo, riscopre le radici che legano l’uomo al territorio. Unicità del progetto è l’utilizzo dei collant come materiale artistico principale evidenziando così il contrasto fra bianco nero, vuoto e pieno.