REDAZIONE MASSA CARRARA

Il Festival dei ‘Rifiutati’. Il Cermec trasforma capannoni e piazzali in laboratori d’arte sociale

Fari puntati sul valore dello scarto, reale e metaforico, e sulla solidarietà 50 artisti nazionali e internazionali insieme a operatori ecologici, volontari. Tre giorni di installazioni, dibattiti performance e laboratori aperti a tutti .

Fari puntati sul valore dello scarto, reale e metaforico, e sulla solidarietà 50 artisti nazionali e internazionali insieme a operatori ecologici, volontari. Tre giorni di installazioni, dibattiti performance e laboratori aperti a tutti .

Fari puntati sul valore dello scarto, reale e metaforico, e sulla solidarietà 50 artisti nazionali e internazionali insieme a operatori ecologici, volontari. Tre giorni di installazioni, dibattiti performance e laboratori aperti a tutti .

Hanno lavorato fianco a fianco artisti di fama internazionale e operatori ecologici, detenuti e volontari impegnati nel sociale. E insieme hanno trasformato i piazzali e i capannoni del Cermec in una grande e straordinaria galleria d’arte, non per nascondere i rifiuti ma per accendere la luce sul loro valore. E’ il Festival dei Rifiutati, ideata e voluta dall’amministratore unico del Consorzio Ecologia e Risorse di Massa e Carrara, Lorenzo Porzano. Una seconda edizione che ieri, nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha inaugurato e oggi apre le porte a tutti. Un festival-mostra-convegno proprio tra i capannoni che durante l’anno raccolgono i rifiuti della provincia, di Massa e Carrara, tre giorni tra esposizioni, installazioni, performance, laboratori creativi, musica, spettacoli, interventi e convegni aperti al pubblico.

L’ispirazione è il celebre Salon des Refusés parigino del 1863 dove artisti allora considerati “inadatti” come Manet, Pissarro e Cézanne ribaltarono le regole accademiche, uno spirito anticonvenzionale che il Festival dei Rifiutati reinterpreta in chiave contemporanea: gli artisti elevano i rifiuti al ruolo di protagonisti. A legare la “tre giorni” una forte idea di coesione, di solidarietà e riscatto sociale che coinvolge associazioni per persone in difficoltà, disabili, anziani, bambini e persone con fragilità, detenuti, oltre ad artigiani e artisti il cui lavoro non è riconosciuto nei circuiti ufficiali dell’arte, esposti a fianco e con la stessa dignità di artisti di fama nazionale e internazionale.

Il Festival dei Rifiutati è l’occasione per riflettere sul tema della gestione dei rifiuti e il recupero degli scarti, materiali e umani. Al Cermec 50 artisti, giovani talenti e realtà legate al territorio, selezionati dal curatore Alessandro Riva assieme a Lorenzo Porzano, operatori ecologici, volontari e figure impegnate nel sociale. E i detenuti della Casa Circondariale di Massa hanno realizzato per il Festival una cella in cartapesta a grandezza reale, simbolo di riscatto e di riflessione sul concetto di “rifiuto umano” e reinserimento. Contributi speciali anche dai degenti della Rsa Sabbadini, dagli utenti residenziali Villa Versilia Rsd e Cdd di Montignoso. In mostra poi una scultura realizzata dallo scultore Filippo Tincolini insieme ai ragazzi dell’Anfas, e una serie di opere, Plastic Cube (PCube), realizzate con rifiuti plastici compressi, realizzati dagli uomini di Cermec su idea dello stesso Porzano.

Molte anche le performance tra le opere esposte. E domani, al Festival dei Rifiutati, sarà organizzato un torneo di calciobalilla ispirato a “Stadium”, l’opera che nel 1991 Maurizio Cattelan ha realizzato trasformando un gioco popolare in critica sociale sul razzismo e l’integrazione. I “Duri come il marmo”, campioni del mondo della pizza, sforneranno idee e sapori in uno show cooking dedicato a dimostrare come anche in cucina nulla debba andare sprecato.