
Torte d’erbi, l’identità. Le tre ricette migliori di tutta la Lunigiana. La gara a Pontremoli
Non solo per chef patentati, ma più spesso per plotoni di casalinghe che si cimentano volentieri in preparazioni di ricette familiari e che hanno l’obiettivo dichiarato di esaltare un cibo davvero povero ma dal gusto straordinario. Un piatto identitario della nostra terra che richiama visitatori e turisti.
E il concorso per la torta d’erbi più buona è ormai diventato un appuntamento da non perdere soprattutto a Pontremoli dove giovedì pomeriggio si è svolta la prova organizzata dal Caffè Bellotti in piazza della Repubblica per festeggiare i cinque anni della gestione di Niccolò Manenti. Ben 18 le casalinghe che hanno partecipato, alcune addirittura con due torte d’erbi e d’erbe. La differenza non sta solo in una vocale, a Pontremoli la prima è preparata solo con le bietole, l’altra con erbe spontanee (pimpinella, finocchio selvatico, cime d’ortica, orecchie d’asino, boraggine, tarassaco), che offrono una varietà di sapori e di gusto. Ma rigorosamente con il ripieno al crudo ( erbe scottate col sale). Le "rezdore" locali si cimentano volentieri in preparazioni di ricette familiari e tramandate dalle nonne per esaltare un cibo davvero povero, ma dal gusto straordinario.
Nell’impasto si aggiungono in genere anche una ricotta, una manciata di pecorino, due uova, pane grattugiato, un pizzico di pepe e olio, ma le varianti sono soggettive. Il verdetto è stato pronunciato da una giuria di tre esperte Fernanda Poletti, titolare assieme al fratello Amedeo del Caveau del Teatro, Veronica Tosi dell’Antica Trattoria Pelliccia e Giovanna Antiga, depositaria della tradizione della Trattoria da Bussè 1930 che hanno valutato i requisiti delle torte valutandone l’aspetto generale, la qualità della sfoglia e del ripieno e il gusto.
"E’ stata una bella competizione – hanno detto le giurate – che è riuscita a testimoniare tutto l’amore per la cucina di tutti i partecipanti e anche la loro grande abilità culinaria. Speriamo che si possano riproporre gare simili anche per altri piatti tipici come i cavoli ripieni, i fegatelli e i tradizionali tortelli locali". Alla valutazione delle tre giudicanti si è associato il voto dei buongustai che hanno partecipato all’evento e che hanno espresso il gradimento del pubblico con una scheda.
Il primo posto del podio è andato alla torta preparata da Miranda Paganini, 87 anni ( ha ritirato il premio il nipote Giacomo Filippi), al secondo Anna Gussoni, 83 anni ( rappresentata dal figlio Enrico Petriccioli) e al terzo Il 22enne Francesco Calvo che ha appreso i segreti in cucina dalla nonna Dina di Groppodalosio. Una piccola kermesse che è davvero partecipata e affascinante nel corso della quale sono state illustrate in passerella le diverse tipologie di torte d’erbe tipiche del territorio lunigianese, rapportate anche alle ricette delle zone vicine.