Torrenti bianchi ogni volta che piove. L’allarme di ambientalisti e balneari

La marmettola che finisce nei corsi d’acqua e da qui in mare preoccupa anche gli operatori del turismo che chiedono interventi urgenti

Torrenti bianchi  ogni volta che piove. L’allarme di ambientalisti e balneari

Torrenti bianchi ogni volta che piove. L’allarme di ambientalisti e balneari

I corsi d’acqua che ad ogni pioggia diventano bianchi a causa della marmettola preoccupano cittadini e ambientalisti. E ora agli appelli per salvaguardare il territorio si aggiunge anche il consorzio balneari di Massa. "Serve una maggiore tutela per la salvaguardia delle acque dei nostri fiumi – scrivono i gestori degli stabilimenti balneari apuani –. Situazione che emerge palesemente quando, come in questi giorni, le piogge sono abbondanti. Siamo consapevoli che la qualità e la salubrità delle acque del nostro mare dipendono proprio dai fiumi che scendono fino a a valle, trasportando tutto ciò che incontrano dai monti al mare. Esprimiamo preoccupazione per lo stato in cui si trovano i fiumi quando le piogge sono abbondanti. I danni causati dalla marmettola che proviene dalle cave determina un rischio per la biodiversità dei fiumi, e quindi anche dei fondali e delle acque marine. Il mare è la risorsa più importante che abbiamo in termini di ecosistema e in termini turistici. Chiediamo con forza all’amministrazione di provvedere ad una messa in sicurezza dei ravaneti – concludono gli imprenditori del mare – dei corsi fluviali e in generale una gestione più attenta e mirata a preservarne la biodiversità e la relativa qualità".

Per la colorazione anomala dei corsi d’acqua esprime preoccupazione anche Eros Tetti portavoce di Europa Verde e fondatore di ‘Salviamo le Apuane’. "Nonostante i tanti allarmi, le tante denunce, sia politiche si giuridiche, la situazione rimane fuori controllo – scrive l’esponente politico –, e la nostra acqua, bene primario fondamentale alla vita, ne paga di nuovo le conseguenze. Una situazione intollerabile che non può continuare nella completa disattenzione politica. Chiedo con urgenza al presidente della Regione Eugenio Giani e all’assessore Monia Monni di intervenire, perché questo ennesimo scempio rappresenta come asseriamo da tempo l’incompatibilità di questa attività con un parco, con le sorgenti e col nostro territorio in generale". Per questo Tetti chiede "l’avvio di un percorso di riconversione economica mineraria verso modelli più sostenibili – conclude l’ambientalista –. L’acqua è un bene che non ci possiamo permettere di sacrificare sull’altare del profitto di pochi e a danno di tutta la collettività".

Il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Baruzzo invece punta il dito sullo stato di abbandono dei corsi d’acqua, in particolare del torrente Parmignola. "Il Comune di Carrara nel giro di pochi giorni ha diramato la seconda allerta meteo disponendo anche la chiusura delle scuole per salvaguardiate l’incolumità dei cittadini – scrive Baruzzo – e ci domandiamo come mai tra un’allerta e l’altra il Comune di Carrara non metta in sicurezza il territorio. Il torrente Parmignola è pieno di arbusti e piante, che potrebbero ostacolare il normale deflusso delle acque e farlo esondare in caso delle abbondanti piogge previste dall’allerta. Per questo chiediamo al Comune di intervenire direttamente o di rivolgersi agli enti preposti per rimuovere ciò che potrebbe rappresentare un pericolo per la popolazione".