
L’incontro nell’ufficio del sindaco dopo il presidio dei giorni scorsi
"I pazienti devono essere considerati come soggetti e non come oggetti". A esprimere preoccupazione sulla situazione della Comunità Terapeutica ’Tiziano’ è il sindaco di Aulla Roberto Valettini, che precisa anche di ritenere "non ragionevole e non corretto nei confronti degli utenti un trasferimento da Aulla a Fivizzano". Perplessità condivise dal segretario generale della Cisl FP Toscana Nord, Enzo Mastorci, che denuncia come il sindacato non sia ancora stato convocato dal Gruppo La Villa, che dal 2002 gestisce il progetto nella propria struttura Rsa Michelangelo, e chiede garanzie per utenti e lavoratori.
"Questo servizio – spiega – è complesso e molto specialistico. Non si tratta solo di garantire nuovi posti letto. Emerge un problema di coordinamento istituzionale e deve essere convocato un tavolo che, come Cisl Fp, abbiamo chiesto a inizio vertenza. Ma in tutto questo la Asl e la SDS dove sono?". Sulla stessa linea Vallettini: "La vicenda della Tiziano è questione di estrema delicatezza che riguarda le garanzie per i lavoratori, le tutele per un’utenza fragile e vulnerabile, oltre alla salvaguardia di un servizio essenziale per il territorio". Oggi, 30 giugno, scadrà il contratto di appalto con il Comune di Aulla. "Come amministrazione – aggiunge il primo cittadino –, seguiamo con massima attenzione l’evolversi della situazione, senza alcun interesse nella vicenda se non quello di tutelare i pazienti, i lavoratori e i servizi alla comunità. Riteniamo che vada salvaguardato il presidio di Aulla nell’interesse dei soggetti fragili, dei soggetti problematici e anche dei lavoratori, nonostante promesse fatte loro di eventuali indennità di trasferta. Chiediamo all’Asl di rapportarsi prioritariamente con le istituzioni, come è giusto che sia ascoltando richieste e indicazioni espresse da tempo. Vi è una trattativa delicata e faremo tutto il possibile seguendo l’unico binario percorribile, quello della legittimità. Questa amministrazione che, ovviamente, non gestisce direttamente il servizio, ha dimostrato già amplissima disponibilità e continuerà a dimostrare tutta la disponibilità possibile senza peraltro accettare eventuali forzature e senza venir meno a un ruolo di rispetto della legittimità, non potendo né volendo fare diversamente". E sottolinea: "L’amministrazione non è per un’accentuazione della privatizzazione ma per un sistema che veda il pubblico nel suo ruolo a co-condurre una gestione tanto delicata e importante". "In una vicenda così delicata – ribadisce Mastorci – tutti devono assumersi le proprie responsabilità ma ad oggi La Villa non ci ha ancora convocato. Certo è che i sindacati non possono e non devono appiattirsi, come qualcuno ha già fatto, sulla posizione del datore di lavoro. Come Cisl Fp vogliamo garanzie: non possiamo limitarci ad accettare soluzioni imposte senza verificarne sostenibilità e adeguatezza. La continuazione del servizio nella sede attuale con ampi spazi verdi riqualificati, con un appalto del servizio anche ventennale, con l’impegno, da parte di chi gestisce, di mettere immediatamente in sicurezza lo stabile con un intervento immediato nella parte nord attualmente in malora, nel breve termine porterebbe a un aumento dei posti letto da 19 a 30, rivalutando anche la zona che con l’assenza della struttura andrebbe ulteriormente verso il degrado. Serve un tavolo urgente con una proposta concreta".