REDAZIONE MASSA CARRARA

Emergenza dissesto. Appello al Prefetto: "Serve un summit"

Il consigliere Zaccagna: "Aree isolate, nessun intervento urgente"

Ivo Zaccagna, consigliere di ‘Massa è un’altra cosa’

Ivo Zaccagna, consigliere di ‘Massa è un’altra cosa’

Frane, smottamenti, allagamenti che si ripetono senza tregua. Grave l’emergenza l’emergenza idrogeologica in atto per il consigliere comunale Ivo Zaccagna che ha chiesto al prefetto Guido Aprea la convocazione urgente di un tavolo istituzionale con il coinvolgimento delle autorità regionali, provinciali e comunali per "affrontare la situazione che sta mettendo a serio rischio cittadini, imprese e infrastrutture nel nostro territorio". Zaccagna ricorda le situazioni di dissesto provocate dal recente maltempo che "hanno interrotto importanti collegamenti viari, isolando abitazioni e aziende agricole, in particolare nel settore vitivinicolo, una delle colonne portanti dell’economia locale". "La situazione, già critica, è resa ancora più preoccupante dal fatto che ad oggi non risulta alcuna attivazione di interventi in somma urgenza da parte del Comune di Massa", e il consigliere sottolinea che la sua richiesta di accesso agli atti non ha ancora avuto una risposta ufficiale, "né è emersa traccia di una formale richiesta del Comune alla Regione Toscana per l’attivazione delle misure emergenziali previste". "Un’assenza inaccettabile, che rischia di lasciare il territorio senza risorse e senza tutele proprio nel momento di massimo bisogno" sostiene Ivo Zaccagna.

Il tavolo di cui chiede l’attivazione dovrebbe includere l’assessore regionale Stefania Saccardi, il consigliere della Toscana Giacomo Bugliani, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e il sindaco di Massa Francesco Persiani. "E’ indispensabile – sostiene Zaccagna – non solo per coordinare gli interventi di emergenza e messa in sicurezza, ma anche per garantire la riapertura delle strade in sicurezza. Vie fondamentali non solo per i residenti e le aziende, ma anche per i mezzi di soccorso, la cui operatività è oggi fortemente compromessa nelle zone isolate". Ricorda poi che nell’area passa la storica Via Francigena, frequentata ogni anno da migliaia di turisti e pellegrini e l’interruzione della viabilità rappresenta anche un danno di immagine e un freno alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. "I cittadini non possono essere lasciati soli".