
Angelo Zucconi
Non ha le rughe profonde sulla nuca, né la pelle cotta dal sole come Santiago, personaggio de ’Il vecchio e il mare’ di Hemingway, ma forse è l’unico pescatore non indigeno in grado di catturare i segreti del mare che bagna l’isola di Sal a Capo Verde. Lo fa quotidianamente dividendo da fratello il lavoro sulla barca con i pescatori per catturare i marlin, che raggiungono fino a 5 metri di lunghezza e 900 chili di peso. I racconti di Angelo Zucconi, pensionato pontremolese, ex dipendente comunale, partono dalla necessità di vivere emozioni estreme, dove la natura si mescola col destino dei pesci che lottano per sopravvivere. Angelo ama stare dove cielo, stelle e mare si combinano col vento e con le onde in un balletto perfetto, che diventa il palcoscenico di epiche battaglie.
Ha trascorso per oltre 20 anni le ferie a Capo Verde nell’isola di Sal pescando marlin giganteschi usando il filo a mano (senza canna) su un barchino a motore da 5 metri. E’ un uomo che ha nel dna spirito d’avventura, coraggio e fantasia. Ora è un sessantenne che non può fare più a meno di trascorrere almeno tre mesi all’anno nel paesino di Palmeira, ospite di Silvestro detto ’la gatta’, un pescatore locale che è diventato un amico fraterno. Angelo non va in vacanza, perché nel villaggio vive la routine dei pescatori. Un posto affascinante ma primitivo, dove il paesaggio che si specchia nel mare blu cobalto, riflette sfumature esclusive. L’ex operaio porta a ogni viaggio medicinali e oggetti scolastici per i bambini che frequentano la scuola materna del paese. "Col tempo ho imparato anche il dialetto locale che è il creolo, una variante del portoghese - racconta Angelo al telefono - In 20 giorni abbiamo pescato 240 tra marlin, tonni e squali. Sembra incredibile, ma ci sono le immagini a dimostrarlo. Si esce al’alba a 10 miglia nell’Atlantico e si pesca col filo a mano. A volte i pesci sono tanto enormi che dobbiamo chiedere il supporto di altre barche per catturarli. Ogni volta è un’avventura straordinaria". La stagione principale per il marlin va da marzo a ottobre, sebbene vengano catturati regolarmente tutto l’inverno. Quando arriva l’ora del ritorno a Pontremoli, soffre lo schiaffo del vento dell’Ovest. "Rivedo come in un film un po’ della vita vissuta qui a Capo Verde - aggiunge - Ci sono aneddoti, ricordi di personaggi che ho incontrato e il resoconto di come ho visto il mondo e la natura cambiare, stando sempre in mezzo al mare su una barca e vivendo con i pescatori dell’isola di Sal. Un posto situato a 950 miglia a sud delle isole Canarie e a 300 miglia a ovest del continente africano, dove il vero antagonista del pescatore è il marlin, perché ingaggia con lui durissimi duelli".
N.B.