ANASTASIA BIANCARDI
Cronaca

Testimonianze di umanità e rinascita. Aperitivo multietnico per l’accoglienza

Domani al centro Icaro di Licciana Nardi l’evento che celebra la Giornata mondiale del rifugiato’

Un apericena multietnico

Un apericena multietnico

Insieme per raccontarsi e condividere il futuro. ‘La cultura dell’accoglienza’ è il titolo all’undicesimo dei ’Venti eventi’, la kermesse proposta in occasione dei 20 anni del Centro Icaro, gestito dalla Società della salute della Lunigiana. Appuntamento per domani dalle 17 a Costamala di Licciana Nardi per un pomeriggio dedicato alla comunità. Per cominciare ci sarà la presentazione del progetto Sai della Sds Lunigiana, un servizio accoglienza integrata per richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale e titolari di permesso di soggiorno umanitario. Nella giornata del 20 giugno infatti si celebra la ’Giornata mondiale del rifugiato’, istituita dalle Nazioni Unite per riconoscere il coraggio, la forza e la determinazione di milioni di persone costrette a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni. Il Centro Icaro si unisce alle manifestazioni, promuovendo un pomeriggio interculturale. Dopo la presentazione del progetto ci sarà l’intervento teatrale ‘Io, noi e l’oro’, a cura di Fatica e sudore.

Seguirà la testimonianza di Alaadin, Abakar Adam, un ex beneficiario del Sai, che racconterà la propria esperienza. L’apericena multietnico sarà preparato dagli ex beneficiari e dai ragazzi che hanno frequentato i corsi di cucina promossi a Icaro. Nelle stanze del Centro sarà inoltre allestita la mostra fotografica di Raffaella Castagnoli, 11 ritratti di ex beneficiari, dal titolo ‘Alberi diversi nuove radici’. "Questo progetto fotografico - racconta l’artista - è nato durante gli incontri di cucina organizzati dallo Sprar Lunigiana. Gli ultimi incontri erano a dicembre, già si vedevano gli addobbi natalizi. Osservando gli alberi non convenzionali che si caricavano di luci ho pensato a come potessero essere stranianti per persone di altre culture i preparativi per una festa così lontana dalle loro tradizioni. L’immagine dell’albero è simbolo del rinnovarsi della vita, ha una valenza cosmica che lo collega alla rinascita della vita dopo l’inverno, ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni. Ho quindi deciso di accomunare i ragazzi dello Sprar, luminosi e gioiosi con i loro sorrisi nonostante tutto quello che hanno passato, con le foto di alberi originali, diversi, come loro, che provengono da diverse parti del mondo e che arricchiscono la nostra visione del mondo".