Teatro ’Il caso Jekyll’ e il tema del doppio

Gran finale della stagione di prosa al Guglielmi con Sergio Rubini e Daniele Russo. Sabato alle Stanze l’incontro con gli attori

Teatro ’Il caso Jekyll’ e il tema del doppio

Teatro ’Il caso Jekyll’ e il tema del doppio

Gran finale per il cartellone della stagione di prosa del teatro Guglielmi domani, venerdì e sabato con Sergio Rubini e Daniele Russo che portano in scena “Il caso Jekyll“, tratto da Louis Stevenson. Quando Stevenson scrive Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Londra è una città povera, fumosa e pericolosa. L’ideale per lasciarsi contagiare dal noir e dal thriller. Ne Il caso Jekyll la trama si svincola dallo “strano”, dal tema filosofico del doppio, dal confine tra il bene e il male, dal faustiano “andar contro le leggi divine”, per dirigersi in un percorso investigativo che accompagna per mano lo spettatore negli inferi, per farlo sbirciare nel mistero e nel terrore di una true crime story.

Ci sono tutti gli elementi, ci sono i delitti e c’è un investigatore a cui nessuno ha chiesto di investigare, Lo spettatore ha un vantaggio sull’investigatore, conosce i fatti, è lui il protagonista, colleziona i dettagli, esamina i dati e le ricostruzioni puntuali. Durante lo spettacolo poniamo degli interrogativi, il pubblico interpreta e cerca di comprendere la mente criminale, scopre la scena del crimine, alla ricerca di un senso. Assassini si nasce o si diventa? Quali sono i fattori che hanno portato Jekyll a scegliere di liberarsi e di liberare Hyde? Chi ha deciso di uccidere? Jekyll il buono o il malefico Hyde? Questa è la storia “di un’anima immonda che si manifesta al di fuori del bozzolo che la contiene”.

Il testo è spogliato da qualsiasi soluzione allegorica usata da Stevenson e che dà il carattere fantastico a tutta la storia, in testa a tutti la metamorfosi di Jekyll in Hyde attraverso un esperimento chimico. Un viaggio nell’inconscio di un famoso luminare della medicina, Henry Jekyll, che ambendo all’individuazione delle cause della malattia mentale, si fa cavia e diventa vittima delle sue stesse teorie, tirando fuori la sua ombra, il suo Hyde. Sabato alle 18.30 alle Stanze Daniele Russo, Sergio Rubini e la compagnia incontrano il pubblico (ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili). Coordina la giornalista de La Nazione, Margherita Badiali.