Tassa dell’auto evasa. Provincia al terzo posto

I dati che emergono dal rapporto redatto da Irpet per la Regione Toscana

Tassa dell’auto evasa. Provincia al terzo posto

Tassa dell’auto evasa. Provincia al terzo posto

L’evasione fiscale, dall’Irpef alla tassa automobilistica: per la seconda la provincia terza in tutta la regione. Una quantificazione dell’Irpef evasa in Toscana restituisce un ammontare di poco superiore a 2,5 miliardi di euro, in linea con la media nazionale. Il differenziale tra dovuto e pagato relativamente all’Imu nel 2020 era pari al 23,2% con un mancato gettito di 319 milioni contro un gettito effettivo di un miliardo. Il tax gap è più elevato nei sistemi economici locali più urbanizzati e industrializzati delle aree fiorentine, pratesi e pisane. Le stime di fonte Mef evidenziano l’ampia differenza tra i territori meno virtuosi (fino al 40% in Calabria del gettito teorico) e le regioni più virtuose (14% in Emilia Romagna). La Toscana si colloca vicino alla media del paese, ma con valori più elevati delle regioni del centro nord. Riguardo alla tassa automobilistica a fronte di un gettito nel 2019 (anno pre-Covid) di poco più di 450 milioni, il non pagato è di 106 milioni, pari al 19% del dovuto.

Se si guarda ai soli autoveicoli di proprietà, il dovuto di 410 milioni e il non pagato di 72 milioni con un’evasione del 18%.

L’evasione di questa tassa è maggiore nelle province della costa, Livorno, Grosseto e Massa Carrara, e nella provincia di Prato, nonché tra la popolazione straniera.

Sono alcuni dei dati più significativi che emergono dalle 146 pagine del “Rapporto 2023 su illegalità e criminalità organizzata nell’economia della Toscana” redatto dall’Irpet, l’Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana.

Il report approfondito è stato presentato ieri a Firenze nella Palazzina reale della stazione di Santa Maria Novella nel corso di un evento a cui hanno partecipato il presidente Eugenio Giani e l’assessore alla legalità Stefano Ciuoffo, assieme, fra gli altri al procuratore della Repubblica di Firenze, Filippo Spiezia.