REDAZIONE MASSA CARRARA

Bentornate tartarughe! Primo nido al Cinquale. Volontari sulle spiagge, monitoraggio a tappeto

La scoperta del passaggio di Caretta caretta ieri mattina all’alba. E’ il ’debutto’ toscano per le deposizioni. Le analisi dei biologi Arpat

il gruppo di personale Arpat e volontari del WWF

il gruppo di personale Arpat e volontari del WWF

Marina di Massa, 12 giugno 2025 – La scoperta più bella, il segno tangibile della vita che nasce e rinasce. Ieri mattina a Marina di Massa la sabbia ha restituito un dolce segreto, tracce del passaggio di una tartaruga presumibilmente uscita dal mare in orario notturno. E conseguente segno di una nidificazione. La scoperta da parte dei volontari è avvenuta ieri mattina, intorno alle 5.30: le donne e gli uomini del Wwf di Massa erano infatti impegnati come avviene ogni mattina nel monitoraggio degli arenili alla ricerca appunto di tracce di Caretta caretta. La stagione è propizia per nuove deposizioni e future schiuse. Proprio come negli anni passati.

Nella parte più settentrionale della Toscana dall’1 giugno scorso sono infatti iniziati i monitoraggi dei tratti di spiaggia sabbiosi per ricercare, e tutelare, i nidi di tartaruga Caretta caretta. Negli stessi giorni, altri gruppi di volontari si sono attivati con analoghi monitoraggi in altre province della costa toscana, Isola d’Elba inclusa. Quest’attività a Marina di Massa ha dunque subito dato i suoi frutti. La prima traccia è stata avvistata presso il bagno Malù mentre la seconda – ben evidente e con aree di sabbia smossa – è stata trovata, più a sud, presso il bagno Henderson. I volontari, per l’esperienza maturata, hanno subito capito che si trattava di una nidificazione, confermata dopo poco da uno scavo esplorativo effettuato dai biologi di ARPAT intervenuti sul posto.

Si tratta della prima nidificazione che si registra in Toscana nel 2025. La sorpresa riguarda la nidificazione così settentrionale per la nostra regione e in anticipo rispetto agli anni precedenti: nel 2023 il primo nido massese era stato deposto il 19 giugno mentre nel 2024 il primo luglio (anche nel 2021 e 2022 le prime nidificazioni erano state registrate a fine giugno-inizio di luglio). Tutti i dati sulla nidificazione di Caretta caretta saranno disponibili sul sito di Arpat nella pagina dedicata alla biodiversità marina. Capire quanto e come l’impatto dei cambiamenti climatici possa influire sull’espansione dell’areale delle femmine di Caretta caretta verso zone sempre più a nord è uno degli obiettivi del progetto europeo Life Turtlenest. Nel corso del progetto, la cui durata è 5 anni, è previsto di monitorare circa 8mila chilometri di coste, incluse 64 aree protette della Rete Natura 2000, e in previsione 500 nidi, che verranno osservati per comprendere come l’impatto dei cambiamenti climatici possa incidere sulla scelta del sito di nidificazione da parte delle tartarughe, sulla temperatura di incubazione e sul successo della deposizione delle uova.