FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Tartaruga ’aliena’ in strada: "Attenzione, è pericolosa"

Avvistato in via delle Prata un esemplare della specie ’azzannatrice’. La veterinaria: "Il morso è potente, può staccare anche una falange".

A fine maggio i carabinieri forestali hanno recuperato un esemplare a Empoli

A fine maggio i carabinieri forestali hanno recuperato un esemplare a Empoli

Scandicci, 7 giugno 2025 – Stava facendo jogging su via delle Prata quando ha visto una forma tozza attraversare la strada. La donna ha fatto in tempo a riprenderla col telefonino e il filmato è diventato virale in pochi attimi.

L’animale in questione è una tartaruga azzannatrice, specie aliena sul nostro territorio che può essere molto pericolosa anche per l’essere umano. La caccia è aperta nella zona, perché si tratta di un esemplare piuttosto imponente. La corazza di questi rettili può raggiungere una lunghezza di circa 50 centimetri e il peso superare i 30 chili.

L’appello è ovviamente quello di avvertire le forze dell’ordine (polizia municipale o carabinieri forestali) nel caso in cui ci si dovesse imbattere nuovamente nell’animale.

"Si tratta di specie pericolose per l’uomo – ha detto la veterinaria Camilla Esclapon de Villeneuve – alimentate in cattività con pellet ad alto contenuto proteico possono svilupparsi molto, raggiungendo dimensioni ragguardevoli e il morso è molto potente, tanto da poter staccare di netto una falange umana".

E ancora: "Non c’è da scherzare con questi animali che non appartengono al nostro ecosistema – continua la veterinaria – e purtroppo vengono importati per divertimento e in maniera irresponsabile. Quando poi chi li detiene si rende conto del pericolo reale che si corre, le libera nell’ambiente con questi risultati".

C’è da fare molta attenzione dunque in una zona dove anche di recente è stata segnalata la presenza del lupo. Secondo gli esperti, le tartarughe azzannatrici hanno un comportamento aggressivo soprattutto quando si trovano fuori dall’acqua.

In acqua, invece, tendono a essere più timide e a evitare il confronto diretto, ma possono attaccare anche pesci grandi e volatili di taglia media come gli anatidi. Sono principalmente carnivore, e il morso ha forza sufficiente a frantumare le ossa e tagliare attraverso la carne con facilità.

Questa specie è inclusa nell’allegato che riguarda la protezione delle specie di flora e fauna selvatiche attraverso il controllo del commercio, ed è classificata come pericolosa secondo il D.M. 19 aprile 1996, in riferimento al decreto legislativo n.135/2022 sulla gestione del commercio, importazione e conservazione di animali selvatici ed esotici.

Questa caratteristica rende il suo morso una seria minaccia anche per gli esseri umani e per gli altri animali che non sono prede naturali di questi rettili. Se per l’uomo si tratta di un rischio, per l’ecosistema naturale delle nostre zone la distruzione è praticamente una certezza. E gli episodi di ritrovamento non sono infrequenti.

A fine maggio i carabinieri forestali hanno recuperato un esemplare piuttosto grande a Empoli, trovandola in zona urbana e in condizioni di pericolo. L’animale, è stato consegnato all’ufficio del nucleo forestale per accertamenti e successiva sistemazione; è stato poi affidato a un centro didattico del WWF.