PATRIK PUCCIARELLI
Cronaca

Skate solidale da Massa a Bagdad. Il park di via Roma si fa “ponte” per sostenere i ragazzi dell’Iraq

Successo della ’due giorni’ organizzata in collaborazione con Apuasurf, la Versilia e la onlus ‘Make Life’. Annalisa Mignani, responsabile del club cittadino. "Una disciplina che genera aggregazione e ospitalità".

Skate solidale da Massa a Bagdad. Il park di via Roma si fa “ponte” per sostenere i ragazzi dell’Iraq

Lo skate per la solidarietà, quella fra l’Italia e Bagdad, per aiutare la capitale dell’Iraq ad avere il suo primo skatepark attraverso una raccolta fondi. Tra tavole trick e musica è stata tanta la partecipazione, circa 150 persone hanno affollato il park di viale Roma con l’obiettivo comune di unire attraverso lo sport, in quelli che sono stati due giorni di eventi. L’apertura sabato con un talk dell’associazione ApuaSurf dove diversi speaker hanno condiviso storie, ispirazioni e la visione dello skate. Poi ieri, con il grande contest e un banchetto per le donazioni, organizzato grazie alla collaborazione di: Massa Skate Club, Backdoor Versilia, Jean Jaques Distribution e Make Life Skate Life. Quest’ultima è un’organizzazione no profit che si occupa di rendere "lo skateboarding accessibile costruendo skatepark e sviluppando programmi che hanno un impatto positivo sulla vita dei giovani svantaggiati in tutto il mondo" spiega.

"Sappiamo che lo skateboarding ha il potenziale per favorire la salute fisica e mentale, oltre a fornire un modo per costruire comunità – dice l’associazione – . Dal 2013, i nostri progetti di skatepark hanno avuto un impatto positivo sulla vita dei giovani di tutto il mondo. Supportiamo le organizzazioni locali nella gestione indipendente dei park e dei programmi con i propri mezzi di sviluppo creativo. I nostri progetti hanno portato alla creazione di nuovi skatepark, negozi di skate, scuole di skate e posti di lavoro locali". "Giornate come questa servono per sensibilizzare le persone a quelle che sono situazioni diverse dalle nostre, dove bisogna dare una mano perché c’è ancora tanto da lavorare. La raccolta fondi per Bagdad vuole unire le culture, le abitudini differenti creare una connessione tra noi e loro. E’ proprio questa la missione dello skate, quella di migliorare la vita dei ragazzi dando loro una possibilità, una valvola di sfogo". L’organizzazione Make Life Skate Life ha già operato in diversi paesi tra cui: India, Bolivia, Jordan, Myanmar, Ethiopia, Nepal, Marocco, Iraq, Brazil, Libano, Libia, Canada, Laos, Tunisia, dove ha realizzato Skatepark per la popolazione.

In terra massese invece a gestire il park comunale c’è l’associazione Asd Massa Skate Club con la responsabile Annalisa Mignani, anche titolare del negozio di sport da tavola “Pura Vida”, che si impegna nella creazione "di un tessuto sul territorio per dare spazio a questo sport". "Serve ancora che la cultura dello skate entri a pieno tra i giovani e tra i più piccoli c’è ancora timore da parte delle famiglie che i loro figli si facciano male – spiega –. Occasioni come quelle di oggi aiutano a unire le persone e in questo caso anche i popoli, con lo scopo comune di dare vita allo Skatepark a Bagdad. Ben venga tutto quello che porta allo sviluppo della disciplina, a tutto quello che genera aggregazione, ospitalità e interesse". Il contest, a partecipazione gratuita ha visto 18 atleti, la più piccola era Zoe di 4 anni, ed è stato diviso in tre specialità. Nella ‘canadese’ il al primo posto il 16enne Tommaso Failli di Livorno. Poi nella specialità ‘quarter’ sul gradino più alto del podio sono andati, a pari merito, Samuele Pardini di 20 anni da Lido di Camaiore e il 14enne Orso Tavoni di Firenze. Infine nella ‘bowl’ il pisano Nico Alberti di 11 si è guadagnato il primo podio ed è stato colui che nella categoria bambini ha raggiunto la parte più alta del park.