
L’ingresso dell’edificio che ospita la scuola media di Aulla
Aulla (Massa Carrara), 5 ottobre 2019 - PRIMA c’erano i container. Adesso c’è la pioggia che si infiltra dal tetto. Non c’è pace per gli studenti delle scuole di Aulla, provincia di Massa Carrara: è bastata la prima pioggia autunnale per allagare le scuole. Le nuove scuole, appena inaugurate. L’acqua piovana dell’altro giorno infatti si è infiltrata dal tetto nel plesso scolastico che ospita l’asilo nido, le materne e le elementari, inaugurato due anni fa, e nell’edificio che ospita le medie, inaugurato lo scorso maggio alla presenza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Perché, lo ricordiamo, è stata la Regione a finanziare la costruzione dei due nuovi plessi scolastici per una cifra di tutto rispetto, circa 25 milioni di euro. E pensare che fino a pochi mesi fa gli studenti delle medie frequentavano ancora le lezioni nei container, erano lì dal 2011 quando l’alluvione rese inagibili gli edifici scolastici di piazza Garibaldi.
Non è neppure la prima volta che succede, il 4 aprile scorso infatti l’asilo nido comunale fu invaso dall’acqua durante un forte temporale, i piccoli del nido furono costretti a lasciare la scuola. L’asilo nido comunale era stato inaugurato nell’estate 2017. Appena avuta notizia delle infiltrazioni, il sindaco di Aulla, Roberto Valettini, ha fatto un sopralluogo e inviato una lettera alla Regione per chiedere spiegazioni, evidenziando l’assurdità della situazione. «E’ inammissibile che scuole nuove presentino tali problematiche – ha detto –, per cui ho chiesto alla Regione di intervenire sulle ditte che hanno realizzato i due plessi scolastici, la Zoppoli & Pulcher per asilo, materne ed elementari, e la B&B Costruzioni Generali per le medie, in modo che queste terminino i lavori a regola d’arte. Oppure ho chiesto che la Regione elargisca le risorse necessarie, in modo da darci la possibilità di farlo come Comune». La Regione intanto si è mossa. «E’ accaduta una cosa che non doveva accadere – ha spiegato l’assessore regionale Federica Fratoni – e rientra in quella categoria di incidenti classificata come “vizi occulti” che non emergono durante la fase di collaudo né nel periodo dei due anni seguenti la consegna del plesso. Per quanto ci riguarda, faremo quanto si deve per risolvere tale incidente».
Per quanto riguarda l’allagamento avvenuto ad aprile, la Regione fa sapere che era stato provocato da una cattiva regimazione delle acque sulla viabilità comunale per la mancata pulizia dei tombini stradali, oltre che per la mancata realizzazione, in capo al Comune, di un collettore di raccordo delle acque piovane di tutta quell’area, già finanziato. L’infiltrazione avvenuta nel plesso delle scuole secondarie è da imputare a una cattiva gestione dell’impianto di raffreddamento. Ricordiamo però quanto era stato speso in totale: oltre 9 milioni di europer asilo nido, materne ed elementari, 8,8 per le medie, 2,2 milioni di euro per l’acquisizione delle aree, un milione per le bonifiche, quasi tre per le opere di urbanizzazione e quasi un milione per l’acquisto o il noleggio dei moduli per ospitare provvisoriamente gli studenti.