Scontro sul Parco delle Apuane. Gli ambientalisti vanno all’attacco: "Non ci sono uomini e mezzi"

"Il personale per svolgere i controlli è insufficiente e le auto in dotazione, ora guaste, non sono idonee". Pronta la replica dell’ente: "Notizie tendenziose. I servizi vengono svolti e aumentano i contributi regionali".

Scontro sul Parco delle Apuane. Gli ambientalisti vanno all’attacco: "Non ci sono uomini e mezzi"

Scontro sul Parco delle Apuane. Gli ambientalisti vanno all’attacco: "Non ci sono uomini e mezzi"

L’associazione Apuane Libere denuncia l’assenza di mezzi e di uomini all’interno dell’ente Parco che però stavolta replica punto su punto. Secondo l’associazione "i guardiaparco, già in numero insufficiente rispetto ai chilometri quadrati di territorio da coprire, sono adesso pure impossibilitati a svolgere il proprio lavoro per la mancanza di mezzi adatti. I cinque agenti in servizio sugli aspri versanti apuani, infatti, fino a qualche mese fa avevano a disposizione solo due mezzi idonei a percorrere le vie di cava: un pick-up e un piccolo fuoristrada, entrambi vecchi e logori per via degli oltre 200.000 chilometri percorsi. Il fatto è che ad oggi il pick-up è fermo da circa due mesi per un guasto meccanico e da circa una settimana anche l’altro fuori strada è in autofficina". Sempre secondo Apuane Libere si starebbe pensando di sostituire il mezzo con uno a noleggio ritenendola una scelta inaccettabile. "La dotazione che la Regione Toscana riserva al Parco delle Apuane – spiega Gianluca Briccolani presidente di Apuane Libere – è vergognosa: personale sottorganico che non viene riassunto dopo i pensionamenti, dirigenti in prestito da altre aree protette, veicoli antidiluviani, sedi fatiscenti e computer inadeguati alle funzioni amministrative, di controllo ed al prestigio che un Geoparco Unesco dovrebbe avere. Vista la manifesta incapacità – conclude -, crediamo che la Regione deve fare un passo indietro passando il testimone allo Stato, il quale, promuovendolo a Parco Nazionale".

Attacco ritenuto "offensivo e nocivo dell’immagine del Parco. E pure tendenzioso perché le questioni sollevate sono state già più volte spiegate ricevendo per altro riscontri positivi – precisa l’ente Parco presieduto da Andrea Tagliasacchi –. Quanto allo scarso numero del Comando Guardiaparco, il problema è annoso e riguarda il limite di spesa per le assunzioni di personale che coinvolge tutte le pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli. Tuttavia, i controlli vengono effettuati e le segnalazioni evase, anche grazie a un gruppo di lavoro in cui sono impegnati altri enti che, come il Parco, sono preposti alla tutela dell’area protetta. In merito ai mezzi a disposizione le notizie sono pretestuose: solo in dotazione ai Guardiaparco ce ne sono ben quattro (2 Suzuki Jimny, 1 Mazda Motor attualmente in riparazione e 1 Suzuki Grand Vitara); sebbene necessitino di essere rinnovati, ed è infatti già in corso un piano di sostituzione che alterna noleggio e acquisto in linea con la recente deliberazione della Giunta regionale sul piano di risparmi, sono disponibili. Inoltre, la Regione Toscana ci ha già accordato l’incremento del contributo regionale di funzionamento di 50.000 euro per il 2024 e 100.000 per 2025 e 2026 consentendo all’ente di programmare la sostituzione di un mezzo già quest’anno. Dato che smentisce le illazioni circa l’assenza di considerazione da parte degli organi regionali nei confronti del Parco delle Apuane".