
Pontremoli, il progetto “Benessere per tutti nelle frazioni montane“. "Opportunità per disabili e anziani"
Parte un piano di prelievi a domicilio, ”Benessere per tutti nelle frazioni montane” è il nome. A coordinarlo il Comune di Pontremoli, insieme a Circolo Anspi e Pro Loco, ed è destinato a chi non è nell’elenco del Servizio territoriale domiciliare svolto da Asl e SdS. Un progetto reso possibile da un contributo economico della Regione al Comune, nell’ambito dei bandi per la tutela dei territori montani mirati a contrastare lo spopolamento, a rivitalizzarli e riqualificare il tessuto sociale ed economico con misure specifiche in favore della nascita di nuove attività produttiva, a sostegno della riorganizzazione di quelle già esistenti. E’ scaduto di recente il bando per la selezione del personale infermieristico che dovrà gestire il servizio domiciliare per i prelievi. Prevedeva la selezione di cinque infermieri che per qualche mese potranno recarsi a svolgere il servizio attivabile con la prescrizione del medico di famiglia.
"Un’opportunità rivolta principalmente a persone anziane non autosufficienti o con disabilità – precisa il consigliere delegato al Sociale Paolo Parodi –. C’è l’intento di eliminare i disagi per chi ha difficoltà a recarsi agli ambulatori cittadini. Il servizio si svolgerà sempre nelle prime ore del mattino per poter consegnare le provette ai punti prelievo entro le 10 e quindi trasferite per gli esami di laboratorio. Il servizio, realizzato in collaborazione con la SdS, non sostituisce l’assistenza domiciliare già strutturata ma ci si affianca per un’utenza che non rientra tra quelle nell’elenco di assistenza domiciliare permanente".
Soddisfatto Maxime Anelli, custode della Cooperativa La Guinadese che ha 106 anni ed è il volano sociale che fa funzionare i servizi nella Valle del Verde. Il sodalizio, che ha sede a Guinadi San Rocco, ha allargato il proprio giro di orizzonte prevedendo anche l’allestimento di un presidio ambulatoriale da mettere a disposizione dei medici di base per da garantire la loro presenza, a rotazione, una volta a settimana per qualche ora. Un’opportunità che però è rimasta sulla carta. Poi un servizio di raccolta di ricette mediche, ritiro e consegna farmaci, un altro sportello di accesso alle prenotazioni online per visite specialistiche e altre prestazioni per le quali è indicato l’accesso internet e pagamento Pos, una palestra della terza età, il coinvolgimento di persone anziane in attività di laboratorio e didattica per alunni delle scuole.
"Mi fa piacere sapere che per un certo periodo verrà allestito anche questo servizio prelievi per i pazienti anziani e per chi ha difficoltà a scendere al capoluogo per le analisi – dice –. Vivendo nei paesi si vedono i bisogni spuntare perché poi ognuno ha le proprie problematiche. Spero sia possibile proseguire il più a lungo possibile. Gli anziani sono in difficoltà anche perché i più giovani lavorano e spesso non possono essere sempre presenti per rispondere alle necessità. Ci sono problemi con visite ed esami e anche per la selezione delle badanti che è difficile far venire nei paesi. Spostare in montagna qualche ora i servizi sarebbe la ricetta più semplice per razionalizzare l’assistenza".
Natalino Benacci