REDAZIONE MASSA CARRARA

Sangue in montagna Precipita nel burrone Addio a Giovanni Borrini

Il videomaker e membro del Cai di 69 anni era molto conosciuto in provincia. Mancava da casa da giorni: sono stati gli amici a lanciare l’allarme alle autorità.

Sangue in montagna Precipita nel burrone Addio a Giovanni Borrini

E’ finita tra le sue amate montagne apuane la vita di Gianni Borrini, fotografo e video maker, una passione che coltivava nella sua difficile vita di invalido. Da alcuni giorni mancava da casa e sono stati gli amici a dare l’allarme alle autorità. La cella del telefono dava come indicazioni la zona di Collemandina, nel versante apuano della lucchesia, e lì si sono concentrate le ricerche. Nel pomeriggio di ieri, il corpo dell’uomo è stato localizzato all’interno di una autovettura 4x4 precipitata in un dirupo per 200 metri lungo la via Campaiana, nei pressi della località Foce di Terrarossa nel Comune di Villa Collemandina. Sono stati i vigili del fuoco del comando di Lucca, distaccamento di Castelnuovo di Garfagnana, ad effettuare con personale SAF (Speleo Alpino Fluviale), in collaborazione con i tecnici del SAST, il recupero della salma.

Giovanni Battista Maria Borrini (classe 1954) era molto noto non solo in città, ma in tutta la provincia per la sua attività di fotografo e video maker e aveva realizzato molti filmati e documentari sul patrimonio storico culturale del territorio, compresa anche la Garfagnana e la Lunigiana. Partiva con la sua attrezzatura per immortalare le bellezze di quel territorio di cui era innamorato. Era anche membro del Cai nonostante negli ultimi anni, per ragioni di salute, non lo frequentasse più. Borrini viveva da solo, in un appartamento a Massa e da poco, aveva a fianco un badante che lo aiutava nelle mansioni domestiche. E’ stato lui a dare l’allarme, visto che non rientrava e il cellulare era muto. Allarmati anche gli amici perché Borrini non era solito allontanarsi da casa. E così è scattata la macchina delle ricerche, purtroppo finite in quel burrone al passo di Terrarossa. Ad accorgersi dei segni del tragico incidente sono stati alcuni volontari della protezione civile del luogo che hanno notato una targa a terra e segni sui fusti degli alberi lungo la strada. Non è stata semplice l’operazione di recupero.

I rilievi sono affidati ai carabinieri della stazione di Castiglione che hanno coordinato anche le azioni di recupero della salma. Gli amici, sconvolti per la brutta notizia, lo ricordano come un uomo buono e gentile, disponibile sempre a dare una mano.

Angela Maria Fruzzetti