Sanac, subito un tavolo al ministero. I sindacati vogliono vederci chiaro

"Perchè Beltrame si è tirato indietro e quali sono adesso le prospettive?"

Sanac, subito un tavolo al ministero. I sindacati vogliono vederci chiaro

Sanac, subito un tavolo al ministero. I sindacati vogliono vederci chiaro

Il colpo è stato durissimo ma ora i sindacati vogliono chiarezza e risposte: bisogna capire perché il gruppo Beltrame si sia tirato indietro dall’acquisto di Sanac e quali siano adesso le prospettive per la società, compreso un nuovo bando di gara per la vendita all’asta che forse potrebbe vedere la luce nel giro di un mese. Tante domande a cui serviranno altrettante risposte e le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil le vogliono dal Governo, da Roma. Per questo hanno inviato una richiesta ufficiale al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Aldolfo Urso, alla sottosegretaria Fausta Bergamotto e per conoscenza agli amministratori straordinari di Sanac per ottenere "la convocazione del tavolo ministeriale in quanto abbiamo appreso che la due diligence con il Gruppo Beltrame non ha portato, di fatto, ad alcuna offerta di acquisto e di conseguenza, a breve, verrà pubblicato un nuovo bando replica del precedente. Riteniamo importante riattivare un confronto in sede ministeriale per analizzare le dinamiche che si sono venute a creare, al fine di tutelare il futuro di tutti i lavoratori interessati". Questa la richiesta. In attesa di risposte restano anche i segretari provinciali degli stessi sindacati, colpiti dalla notizia come da una doccia gelata nella giornata di lunedì, ma soprattutto i lavoratori che proprio pochi giorni fa avevano iniziato a sperare di nuovo nel futuro, grazie alla ripresa degli ordini da parte dello stabilimento ex Ilva di Taranto provenienti dalla società Acciaierie d’Italia, anch’essa ora commissariata dal Governo.