CRISTINA LORENZI
Cronaca

Salute, tumori in calo. Record sulla costa di decessi e patologie. Tutti i numeri dell’Ars

Scesi i morti nell’ultimo decennio. Nella zona delle Apuane da 304 a 271. Andrea Figaia della Cisl: "E’ l’occasione per il registro sui cancri. Qui dati più alti per l’inquinamento da zona industriale e delle falde".

Carrara in testa per numero di tumori, Lunigiana per morti di Covid, l’area delle Apuane comunque superiore in malattie al resto della Toscana. Il quadro diventa roseo se si pensa che tutti i coefficienti di tumori, decessi e patologie varie sono in netto calo nell’ultimo decennio. Questo almeno fino al 2020 anno in cui il Covid ha cambiato drasticamente lo scenario della sanità in provincia e nel resto del Paese.

Così secondo i dati dell’Ars, Agenzia regionale della sanità, si vede che Carrara è salita come indice vecchiaia dal 2014 al 2023 da uncoefficiente di 212 a 265, mentre la zona delle Apuane per glistessi anni è salita dal 200,9 a 258. In aumento anche la speranza di vita a 65 anni che passa da 20,3 a 20,5 a Carrara e scende da 20,16 a 20,5 nelle Apuane. Analizzando le cause di mortalità vediamo che nel decennio dal 2002 al 2011 a Carrara il coefficiente era 1007,54, nelle Apuane 1007,7, in Lunigiana 928,2. Scenario più confortante nel decennio dal 2011 al 2020 con Carrara a 936, le Apuane a 932, Lunigiana 867,2. La mortalità per malattie respiratorie dal 2002 al 2011 a Carrara registra 65,18, Apuane 76,08, Lunigiana 72,83. Cifre che nel decennio successivo scendono a Carrara a 63,6, nelle Apuane 67,2, in Lunigiana 60,8. Per l’apparato digerente nel 2002–2011 Carrara 37,1, Apuane 41,73, Lunigiana 37,05. Nel decennio successivo Carrara scende a 36,04, Apuane a 34,8, Lunigiana 30,9. Dati in calo anche per l’apparato genito urinario con Carrara a 15,46, le Apuane 14,76, la Lunigiana 14,8. Nel decennio 2011-2020 Carrara scende a 11,72, l’Asl Nord Ovest a 16,03, Lunigiana 10,9. I morti per trauma e avvelenamento nel 2002-2011 a Carrara 44,65, Apuane 40,87, Lunigiana 38,7. Nel 2011-2020 Carrara 34,22, Apuane 31,27, Lunigiana 38. Pole position per le Apuane sui tumori: nel 2002- 2011 Carrara 304,89, le Apuane 304,72, l’Asl Nord Ovest 287,89, la Toscana 280,4, la Lunigiana 269,31. Nel 2011-2020 Carrara 270, Apuane 271,7, Asl 259, Toscana 250,3, Lunigiana 246,9. Situazione analoga per la morte da tumore per il colon retto. Nel 2002-2011 Carrara 33,3, Apuane 33, Lunigiana 29,59. Lieve calo dal 2011-2020 Carrara 31,06, Apuane 30,85, Lunigiana 22,6. Area apuana in testa anche per il tumore al polmone. Dal 2002-2011 Carrara 60.75, Apuane 60.66, Asl 57, Toscana 54, Lunigiana 48,49. I dati sono in flessione nel decennio successivo con Carrara 51,05, Apuane 48,2, Lunigiana 45,05. Pole position di Carrara anche per i morti da tumore alla mammella. Dal 2002 al 2011 a Carrara 21,44, Apuane 20,2, Lunigiana 17,38, Asl 19,72, Toscana 18,39. Calo netto nel decennio successivo con Carrara 15,98, Apuane 15,58, Lunigiana 17,39, Asl 17,9, Toscana 16,6. Miglioramenti anche per i tumori allo stomaco, dove i morti nel decennio fino al 2011 sono per Carrara 21,38, per le Apuane 22,73, per la Lunigiana 22,93. Confortante che fino al 2020 tutti i dati registrino un sostanziale calo.

Prova a dare una lettura il segretario della Cisl Andrea Figaia, da sempre a contatto con il mondo del lavoro e della sanità, il quale sottolinea "come la salute preveda un miglioramento netto in tutte le voci. Pur essendo una popolazione sempre più anziana, la speranza di vita resta buona. Sulla costa in generale i morti per tumore sono in calo: questo è dovuto al miglioramento dello stile di vita e a forme di prevenzione impensabili prima. Sicuramente i progressi della medicina suppliscono lacune come la mancanza di medici e le liste d’attesa. Anche se i dati si fermano al 2020 e dopo il Covid il mondo è letteralmente cambiato. Sono sicuro che i prossimi numeri saranno diversi, dal momento che il mondo sanitario ha subito importanti capovolgimenti con la pandemia. La più alta mortalità della zona di costa rispetto alla Lunigiana è data dal maggior inquinamento delle aree industriali, delle falde contaminate anche dall’escavazione che fino a poco tempo fa comprometteva il sottosuolo. Qui c’è ancora l’area ex Ferroleghe che contiene veleni oltre a tute le aree ancora da bonificare. Per i tumori in calo sicuramente vale l’ottimo lavoro svolto dai reparti e dalla prevenzione. Questi numeri impongono ora più che mai la necessità di un registro tumori. Non capisco perché non ci si voglia assumere questa responsabilità che servirebbe a sensibilizzare la popolazione".