REDAZIONE MASSA CARRARA

Roberto e Gianluca Pedrini due “maestri artigiani”

Il riconoscimento ufficiale della Regione. "Consente di insegnare il mestiere"

Roberto e Gianluca Pedrini due “maestri artigiani”

La città ha due nuovi maestri artigiani. Sono Roberto e Gianluca, titolari del laboratorio artistico di marmi ‘Fratelli Pedrini’. Il riconoscimento ufficiale, firmato dalla Regione Toscana, è stato consegnato ieri mattina con una cerimonia nella Sala Rossa sede della Camera di Commercio a Carrara, alla presenza del presidente dell’ente Valter Tamburini, del presidente e del direttore di Confartigianato, Sergio Chericoni e Gabriele Mascardi, e dell’assessora alla cultura di Carrara, Gea Dazzi. "Non è solo un riconoscimento formale o un’onorificenza fine a se stessa – ha evidenziato Chericoni –. Rappresenta uno strumento normativo che vi autorizza a insegnare il vostro mestiere, vi consente di tramandare il vostro sapere alle nuove generazioni che si affacceranno a questa attività che fra quelle artigiane è la più vicina all’arte, alla maestria dello scultore che attraverso le mani trasmette il concetto ideato nella mente alla materia, plasmandola secondo la sua volontà. Un importante riconoscimento per voi, per la città di Carrara e per la nostra associazione, il primo della mia presidenza nell’associazione che in questi anni ha lavorato tanto sul ruolo del maestro artigiano a livello locale e regionale".

Altri due maestri artigiani già riconosciuti negli anni passati a Massa Carrara per Confartigianato sono Musetti per il restauro del legno e Monfroni nella scultura. Concetti ribaditi dal presidente della Camera di commercio di area vasta, Tamburini. "Dietro al riconoscimento c’è il lavoro fatto per decine di anni e che siete in grado di trasmettere – ha sottolineato –. In questo modo cerchiamo di non disperdere un sapere che si tramanda, riconoscendo a chi è rimasto sul territorio a lavorare l’opportunità di insegnare a sua volta". Il laboratorio artistico dei Fratelli Pedrini è attivo da oltre quarant’anni: babbo e nonno erano scultore e scalpellino, come hanno raccontato Gianluca e Roberto, ricordando le loro mani "consumate dal lavoro, da un mestiere durissimo che li portava a operare anche per committenti internazionali". Il direttore di Confartigianato, Mascardi, ha evidenziato che la Carta di Carrara Città Unesco mette fra le priorità per il rilancio dell’arte anche il recupero delle lavorazioni artistiche del marmo e questo riconoscimento va proprio in questa direzione.