Risonanza inutilizzata, Asl in cerca di radiologi

La risonanza magnetica dell'ospedale di Pontremoli è bloccata da un anno per mancanza di radiologi. L'Asl si impegna a trovare una soluzione organizzativa per potenziare la diagnostica. La carenza di specialisti condiziona la produttività e mette in difficoltà anche le radiologie dei centri maggiori. Si richiede un bando per mobilità regionale ed extra-regionale per sanare la carenza organica.

I radiologi sono pochi e si occupano in prevalenza degli esami ai pazienti inviati dal pronto soccorso. Spiega l’Asl sul caso della risonanza magnetica dell’ospedale di Pontremoli bloccata da un anno per carenza di specialisti. "L’azienda ha ben chiaro il problema – scrive la direzione aziendale – e in accordo con il direttore del dipartimento della diagnostica e con il direttore della radiologia Apuane, è impegnata a trovare entro breve una soluzione organizzativa che permetta il potenziamento della diagnostica per un numero congruo di turni settimanali. In questo contesto è bene precisare, comunque, che quella di Pontremoli è un sistema di Risonanza magnetica aperto, a basso campo (0,25 T), utilizzabile solo per indagini muscolo-scheletriche delle articolazioni periferiche". L’Asl sottolinea, come già in altre occasioni, che la carenza di medici radiologi condiziona in maniera rilevante la produttività nelle strutture periferiche e mette in difficoltà anche le radiologie dei centri maggiori dove oltre il 60% della forza lavoro e capacità produttiva dell’organico è assorbita dalla attività di guardia a sostegno del Pronto soccorso e dalla elevata domanda di prestazioni in urgenza.

In questa situazione l’organizzazione dei servizi si deve orientare necessariamente verso l’erogazione in via prioritaria delle prestazioni a maggiore impatto clinico (Tac, Eco e radiologia convenzionale) a garanzia e sostegno dell’attività di Pronto soccorso, per i pazienti ricoverati e per gli esterni. La graduatoria Estar dei radiologi è esaurita e il direttore del dipartimento diagnostiche Sabino Cozza ha richiesto all’Asl di indire in tempi rapidi un bando per mobilità regionale ed extra-regionale in modo da sanare almeno in parte la carenza organica.