Riflettori accesi su Turano "Stop ai mezzi pesanti"

Bennati, polo progressista e di sinistra, punta a ridurre i disagi dei residenti. E con l’europarlamentare Castaldo sposa la causa delle famiglie arcobaleno.

Riflettori accesi su Turano  "Stop ai mezzi pesanti"

Riflettori accesi su Turano "Stop ai mezzi pesanti"

Riflettori sulla zona di Turano per la candidata del Polo progressista e di Sinistra Daniela Bennati che si offre di "risolvere il problema del transito dei mezzi pesanti in poco tempo e in maniera efficace", visto che "i disagi per i residenti durano da troppo tempo". Sottolinea che "da decenni la politica massese promette soluzioni mirabolanti e costose senza mai aver fatto nulla di concreto. Noi abbiamo invece elaborato un piano semplice, realizzabile e attuabile rapidamente che consiste nell’estensione a Turano e all’ intero centro urbano del divieto di transito ai mezzi pesanti, peraltro già presente in altre zone della città. Secondo il progetto, i 600 camion che ogni giorno attraversano la frazione, provenienti in gran parte da Seravezza, Pietrasanta e Carrara, useranno l’autostrada e raggiungeranno le loro destinazioni, riducendo l’inquinamento e pure lo stress dei camionisti. I vantaggi per la salute e la qualità di vita di cittadini e cittadine - prosegue la candidata di M5S e Unione Popolare – saranno notevolissimi. L’alleggerimento del traffico di via Carducci e dell’Aurelia porterà a un rapido miglioramento della circolazione e della sicurezza di ciclisti e pedoni, comporterà la riduzione dei tempi di percorrenza e influirà positivamente anche sulla qualità dell’aria e la salute della gente".

Intanto sabato scorso è stato ospite del Tennis Club di Marina di Massa l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo per una conversazione sul tema dei diritti delle famiglie arcobaleno cui ha preso parte assieme alla Bennati. Luana Mencarelli ha introdotto la serata leggendo l’ultimo intervento di Castaldo al Parlamento Europeo su questo tema. Per Daniela Bennati l’argomento è cruciale: "Si tratta di avere o meno una certa sensibilità, di pensare che siamo tutti diversi tra di noi: finchè non lo capiremo non ci sarà l’abc da cui partire, non c’è una famiglia migliore di un’altra se c’è amore al suo interno. E’ arrivato il momento di affrontare questo tema così delicato e fondamentale per garantire a tutte le figlie e i figli di coppie omogenitoriali i diritti e la serenità che, ad oggi, lo Stato italiano gli sta negando".