CLAUDIO LAUDANNA
Cronaca

Riaperta la strada per Miseglia Paura al monte per le continue frane

Tecnici del Comune al lavoro per la messa in sicurezza delle aree a rischio e dei paesi. Si ripropone il problema degli smottamenti e del pericolo nelle zone montane e nelle vie delle cave

di Claudio Laudanna

E’ andata bene. Ieri a Miseglia è stato il giorno dei sopralluoghi e della messa in sicurezza della strada, ma riguardando cosa si è lasciata dietro la frana di giovedì mattina non si poteva far altro che tirare un sospiro di sollievo. Per precauzione per tutto il giorno il traffico pesante da e verso i bacini marmiferi è stato fermato e i tecchiaioli della coperativa Api-An, sotto la direzione dei tecnici dell’ufficio strade del Comune guidati da Giuseppe Marrani, si sono preoccupati di intervenire per sistemare alcuni massi di grandi dimensioni che ancora ieri risultavano instabili.

Un’operazione che già nel primo pomeriggio era conclusa tanto che il traffico è stato riaperto senza problemi. Quello che però nemmeno l’intervento attento dei tecchiaioli ha potuto cancellare sono i segni lasciati dal passaggio della frana. Il grande masso staccatosi dal costone del monte ieri era ancora ben visibile diverse centinaia di metri più a valle del punto da dove si è staccato.

Si tratta di un blocco enorme, dal peso di diverse tonnellate che nella sua folle corsa verso valle giovedì poco prima di mezzogiorno si è trascinato dietro una pioggia di massi più piccoli e poi ancora, alberi, piante e terra. Ieri mattina gli specialisti incaricati dal Comune lo hanno bloccato con un pesante cavo d’acciaio e nei prossimi giorni sarà fatto a pezzi e portato via, ma guardando le sue dimensioni è possibile non sentire un brivido gelido correre lungo la schiena pensando a quello che sarebbe potuto succedere. Dopo essersi staccato dalla montagna subito sopra al tratto di strada che dalla galleria del Crocifisso corre verso la Tassara, il blocco ha attraversato la carreggiata una prima volta, ha saltato il guardarail e poi ha continuato a rotolare verso valle in mezzo al bosco.

Circa 200 metri prima dell’ingresso del paese di Miseglia il blocco ha incontrato la carreggiata per una seconda volta: è rimbalzato sull’asfalto aprendo un vero e proprio cratere e poi ha sfondato anche un secondo guardrail prendendo sempre più velocità. Per fortuna un albero di grosse dimensioni ha infine fermato la sua corsa, altrimenti la frana avrebbe investito nuovamente la strada che da Carrara sale su verso il paese dei mortai.

Solo il caso ha voluto che in quel momento, per ben due volte, non stesse passando nessuno, altrimenti le conseguenze sarebbero potute essere tragiche. Questo ennesimo episodio però non può far altro che riaccendere i riflettori sullo stato in cui versano le nostre strade a monte.

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