La notizia di una raccolta di firme per far chiudere il ‘Flash Bar nella frazione di Casa Corvi suscita rammarico. Ne è interprete una residente della zona che difende la presenza del locale pubblico. "Ho appreso, con grande rammarico – scrive Graziella Michelotti – che qualcuno, non particolarmente amante della socialità, ha iniziato una raccolta firme per chiudere il Flash bar di Casa Corvi. In un’epoca in cui i paesi si spopolano e scarseggiano i luoghi di aggregazione, questa piccola frazioncina ha cominciato a rianimarsi e a vedere la pacifica e sempre educata presenza di tante persone delle più svariate età, dall’adolescente all’anziano, che qui si trovano per un caffè o un drink e per scambiare quattro chiacchiere al bar gestito da Mirella e company: funghi, caccia, castagne, olive, sport, gli argomenti di discussione non mancano. I titolari, sempre gentili e accoglienti, sono diventati un prezioso punto di riferimento per la comunità locale, e al di là del servizio bar, sono sempre disponibili anche in caso di emergenza o punto fermo posta. Non so quale tipo di disagio possa arrecare alle comunità un bar come questo, forse un po’ di traffico e qualche risata a voce alta, ma credo sia sempre meglio del silenzio assordante di un paese deserto. Forza Flash bar! Non mollare, Casa Corvi ha bisogno di te!".
Cronaca"Residente difende il Flash Bar di Casa Corvi: luogo di socialità e punto di riferimento per la comunità locale"