
"A Massa Carrara vi sono infiltrazioni di soggetti provenienti da altre zone ad alta intensità mafiosa che inquinano il tessuto economico locale". La criminalità organizzata è ben radicata anche nella nostra provincia e lo si desume dalla relazione semestrale (gennaio-giugno 2020) della Direzione Investigativa Antimafia appena presentata in Parlamento. Il procuratore di Genova a margine dell’operazione “Drago” del novembre 2018, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Genova non lasciò dubbi e mise il dito nella piaga. Nessuna isola felice a Massa Carrara, i gruppi mafiosi prolifano anche nella nostra zona. L’inchiesta dei carabinieri, si legge nella relazione della Dia, ha riguardato un’organizzazione criminale, radicata sul territorio apuano, dedita alla commissione di reati sia di natura estorsiva, posti in essere avvalendosi dell’aggravante del metodo mafioso, sia di natura finanziaria (falsificazione di banconote e titoli di credito). Alcune delle persone colpite dai provvedimenti cautelari sono risultate appartenere alla criminalità organizzata campana (gruppo Tamarisco di Torre Annunziata e clan Mariniello di Acerra) e calabrese (clan cutrese Grande Aracri). In provincia di Massa Carrara, come era stato accennato nella precedente semestrale, nei primissimi giorni del 2020, il pericolo di infiltrazione mafiosa ha determinato il prefetto a emettere un’interdittiva antimafia nei confronti di un’azienda operante nella meccatronica, a causa di profili di contiguità con la criminalità organizzata calabrese (Società di Rosarno). Un altro provvedimento antimafia motivato dal pericolo di permeabilità alle cosche di ‘ndrangheta, è stato disposto nei confronti di una società (che aveva anche una sede operativa a Sarzana) attiva nella frantumazione e commercio all’ingrosso d’inerti, in considerazione della vicinanza dei titolari al sodalizio Morabito-BruzzanitI-Palamara.
Lo scorso semestre invece la presenza di soggetti collegati alla criminalità organizzata campana (clan Casalesi) è stata alla base di un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Massa Carrara nei confronti di una società operante nei servizi di catering, di attività alberghiera e negli appalti pubblici, nonché del provvedimento interdittivo emesso dalla Prefettura di Verona nei confronti di una società avente sede nella provincia veneta ma operante anche nella provincia di Massa Carrara.
Guido Baccicalupi