
I promotori dell’iniziativa in carcere con l’assessore Mangiaracina
Si è tenuto, all’interno della Casa di reclusione di Massa, un incontro speciale dedicato ai detenuti, organizzato da Gaia insieme alla direzione e all’area educativa dell’istituto, con il coordinamento del gruppo di Massa Carrara di Fondazione Telefono Azzurro. All’incontro erano presenti Michela Consigli, vice presidente di Gaia, Francesco Mangiaracina, assessore alle politiche sociali del Comune di Massa, Mariagiovanna Guerra, referente di Telefono Azzurro Massa Carrara. All’interno del carcere, Gaia ha portato il proprio progetto educativo ’Alla scoperta dell’acqua’, pensato per sensibilizzare sui temi della sostenibilità, del risparmio idrico e della riduzione della plastica monouso.
"Questo evento – ha detto Antonella Venturi, direttrice della Casa di reclusione di Massa – dimostra come il tempo della detenzione possa essere denso di significato e contribuire a creare valore non solo per il singolo ma anche per la collettività. Da anni ormai, grazie alla Fondazione Telefono Azzurro di Massa Carrara, organizziamo iniziative volte a dare una dimensione anche formativa all’esperienza del carcere. Eventi come questi, possibili grazie all’attenzione del territorio – e nello specifico oggi di Gaia spa, che ringrazio per la splendida iniziativa – rendono possibile il raggiungimento di un obiettivo ambizioso: quello di diffondere una maggiore sensibilità rispetto a tematiche di enorme rilievo, una occasione per porre le basi di una società migliore".
"Portare progetti educativi all’interno del carcere – ha dichiarato l’assessore Mangiaracina – significa offrire ai detenuti non solo un’opportunità formativa ma anche un momento di riflessione e crescita personale. La collaborazione tra Gaia, Telefono Azzurro e l’istituto penitenziario rappresenta un esempio virtuoso di come il territorio possa fare rete per promuovere inclusione e sensibilizzazione su temi fondamentali come il rispetto dell’ambiente".
"Cerchiamo di essere presenti con il nostro progetto educativo anche in contesti complessi come questo – ha sottolineato Michela Consigli di Gaia – dove ogni giorno le persone affrontano sfide profonde e vengono messe alla prova. Offrire un’occasione di apprendimento è un modo per creare ponti e accendere riflessioni che vanno oltre una attuale situazione di detenzione. Come Gaia, crediamo che l’educazione ambientale e la consapevolezza del valore dell’acqua possano essere anche uno strumento di inclusione e speranza". A guidare la lezione è stato il tecnico dell’azienda Alfredo Brunini, con attività e momenti di condivisione.
"Sono momenti fondamentali all’interno di un contesto complesso– ha aggiunto Mariagiovanna Guerra, referente della Fondazione Telefono Azzurro e del progetto ’Bambini e carcere’ all’interno della struttura –. La collaborazione con realtà come Gaia arricchisce il nostro lavoro e permette di offrire esperienze significative, in questa occasione con gli adulti tra cui alcuni dei papà che frequentano la ludoteca con i figli minori. Prossimamente Gaia tornerà e nella Ludoteca coinvolgerà con il suo progetto anche i più piccoli alla scoperta dell’acqua".