
Festa in piazza Garibaldi per il 211° compleanno alla presenza delle massime autorità. In provincia ci sono stati nell’ultimo anno 2497 furti, 34 rapine e 681 frodi informatiche.
Festa grande ieri in piazza Garibaldi, a Massa, per il 211° annuale di fondazione dell’Arma dei carabinieri. Dopo tanti anni, la cerimonia militare si è svolta fuori dalla sede del Comando provinciale. Una bella cerimonia, tra la gente, suggestiva e apprezzata. Presenti le autorità civili, militari e religiose della provincia, tra cui il prefetto Guido Aprea, il vescovo Mario Vaccari, molti sindaci con in testa Francesco Persiani e il nuovo questore Bianca Venezia. La festa di compleanno dei carabinieri è anche l’occasione per un’analisi delle attività svolte dall’Arma e per fotografare lo stato della criminalità nella nostra provincia. Un’analisi che è stata tracciata dal comandante, il colonnello Alessandro Dominici. "L’andamento complessivo che emerge dai dati sulla criminalità – ha detto – è sostanzialmente positivo. Infatti, nel periodo che va dal giugno 2024 al maggio 2025, nella provincia apuana si registra un quasi impercettibile incremento dei delitti complessivamente denunciati: 6759 (+0,83% rispetto all’omologo periodo di riferimento, quando i delitti denunciati furono 6703). Molto positivi inoltre sono stati i risultati raggiunti dal Comando provinciale di Massa Carrara nell’azione di contrasto ai fenomeni criminosi".
Ma vediamo nel dettaglio i dati. Sono stati eseguiti, in flagranza o in esecuzione di provvedimenti restrittivi dell’Autorità giudiziaria, 195 arresti (+6,5%) e denunciate in stato di libertà 1472 persone (+0,55%). L’Arma ha proceduto in ordine a 5.773 reati e individuato i responsabili di 1247 eventi criminosi (con una percentuale di delitti scoperti pari al 22%). Le principali tipologie di reato perseguite nel corso del periodo in esame sono state: i furti (2497, di cui 160 scoperti, pari al 6,4%); le rapine (34, di cui 23 scoperte, pari al 68%); le estorsioni (19, di cui 8 scoperte, pari al 42%); le truffe e le frodi informatiche (681 di cui 129 scoperte, pari al 19%).
Per quanto riguarda l’attività di prevenzione, nel periodo in esame, le articolazioni del Comando provinciale carabinieri di Massa Carrara hanno svolto 25.080 servizi preventivi (+7% rispetto all’anno precedente), nel corso dei quali sono state identificate 50.510 persone e sono stati controllati 31.400 veicoli. Alle centrali operative delle Compagnie di Massa e Pontremoli, che garantiscono la copertura dell’intero territorio provinciale, sono pervenute 14.929 richieste (+14%) da parte della locale popolazione e sono stati conseguentemente effettuati 6961 interventi (+2%). Nell’ambito dell’attività effettuata in tema di sicurezza stradale, sono stati rilevati dal personale dell’Arma complessivamente 284 incidenti stradali (– 4,2%), di cui 6 con esiti mortali (numero pari all’anno precedente), 172 con persone ferite (– 24%) e 136 senza feriti (+28%). In tema di provvedimenti di tipo amministrativo, i reparti dipendenti hanno proposto le seguenti misure di prevenzione: 15 fogli di via obbligatori (11 accolte); 17 avvisi orali (13 accolte); 19 Dacur (5 accolte), il cosiddetto Daspo urbano.
Sempre nel vasto campo della prevenzione, sono proseguiti gli incontri con le persone anziane durante i quali sono stati forniti utili consigli per non cadere nella rete dei truffatori. Inoltre, diverse sono state le iniziative di prossimità svolte dai carabinieri con numerosi incontri di sensibilizzazione tenuti nelle scuole, nelle parrocchie e in altre strutture pubbliche. Per quanto attiene ai giovani, oltre ai temi del rispetto delle regole, della droga, del bullismo e della sicurezza stradale, sono stati affrontati anche argomenti quali l’intelligenza artificiale, le criticità della rete e la salvaguardia dell’ambiente. Infine, tra le novità, c’è anche la formazione garantita al personale in seno al progetto dell’associazione ’Cardio Security’, promossa dal dottor Fabio Costantino Scirocco, che ha permesso di qualificare numerosi militari alla Blsd, manovre di primo soccorso anche con l’uso del defibrillatore, nella consapevolezza che le pattuglie dell’Arma sono su tutto il territorio 24 ore su 24, con operatori abituati agli stati emergenziali e con una rapida capacità d’intervento.