Ramadan ai figli, scoppia la polemica

Carrara, nel mirino "il Ramadan imposto ai minori". La sindaca Arrighi: "Profonda ignoranza"

Fedeli in preghiera durante il Ramadan (foto di repertorio)

Fedeli in preghiera durante il Ramadan (foto di repertorio)

Carrara, 25 marzo 2024 – È bufera sulle affermazioni del consigliere comunale di opposizione Massimiliano Bernardi. Dopo un post apparso sulla sua pagina Facebook contro la religione islamica e quei genitori che fanno fare il Ramadan ai figli, le parole del consigliere del gruppo civico e vicepresidente del consiglio comunale hanno scatenato polemiche a non finire. Tant’è che la sindaca di Carrara Serena Arrighi si è sentita in dovere di dissociarsi dall’esponente di opposizione, prendendone nettamente le distanze. "Ho visto genitori obbligare i figli di 8, 9 anni al Ramadan – si legge nel post di Bernardi – Siete solo dei sottosviluppati da prendere a frustate. Vergognatevi voi e chi ve lo permette".

Parole pesanti che la sindaca Arrighi stigmatizza come "inaccettabili". "Le parole di Bernardi sono gravissime e inaccettabili, tanto più perché vengono da chi è stato a lungo un amministratore pubblico e ora riveste una carica importante come quella di vicepresidente del consiglio – prosegue Serena Arrighi – Carrara ha una lunga storia di accoglienza e dialogo, valori nei quali tutti noi ci riconosciamo e mettiamo in campo quotidianamente. A nome di tutta la città voglio prendere con forza le distanze da certe affermazioni che dimostrano solo la profonda ignoranza di chi le ha pronunciate". "Come amministrazione abbiamo partecipato con gioia solo pochi giorni fa alla festa organizzata dalle comunità islamiche di Carrara e Massa per Iftar – aggiunge Arrighi – Oltre alla vice sindaca Roberta Crudeli c’erano, tra gli altri, il sindaco di Massa Francesco Persiani, i rappresentanti del Comune di Montignoso, della Diocesi, della chiesa metodista di Carrara, della chiesa ortodossa di Massa e associazioni come Casa Betania e Fondazione Migrantes. In quell’occasione tutti hanno spezzato assieme il pane e hanno celebrato un vero momento di pace, condivisione e dialogo – conclude la sindaca – Tre parole il cui significato il consigliere Bernardi non sembra conoscere". Immediata la reazione di Bernardi.

"Proprio per il mio ruolo politico ho il diritto e dovere di esprimere tutto il mio disaccordo sull’osservanza del Ramadan da parte dei minori – scrive il consigliere del gruppo civico – Pertanto invito Arrighi a non parlare a nome di tutta la città e se ha tanto a cuore l’Islam la invito ad andare a fare il sindaco a Kabul, dove la vita di donne e bambine è devastata dalla repressione dei loro diritti umani. Ritengo tra l’altro inutili i festeggiamenti con associazioni come Casa Betania e Fondazione Migrantes, che vivono di contributi pubblici per milioni di euro. Il suo consigliere siriano, l’Iman Koudsi Hicham, ha voluto sicuramente che lei intervenisse pubblicamente sul mio post, perché non è intervenuto lui personalmente? Koudsi Hicham dovrebbe partecipare di più al dibattito politico in consiglio comunale – conclude Bernardi – Ribadisco con forza che il digiuno previsto durante il Ramadan deve esonerare i bambini e le bambine per ovvi motivi di salute".