
"Questura? Parliamone". Regione e Asl disponibili a valutare l’ex ospedale
Non si esaurisce la discussione sulla destinazione della nuova questura di Massa, e il consigliere regionale del Pd, Giacomo Bugliani, non molla la presa sul vecchio ospedale invitando di nuovo il sindaco Francesco Persiani ad "aprire un confronto con tutti gli attori coinvolti". "La proposta di utilizzare l’area del vecchio ospedale di Massa rimane e sta diventando una strada percorribile – sostiene Bugliani –. Ho raccolto, ancora in questi ultimi giorni, un‘importante disponibilità sia dalla Regione che dall’Asl, che si sono impegnate ad approfondire l’eventualità di questa proposta. Entrambi gli enti hanno aperto, infatti, alla possibilità di valutare i termini della proposta a un tavolo che veda coinvolti tutti i soggetti interessati".
Una disponibilità motivata dal fatto, sostiene il consigliere regionale del Pd, che "l’operazione appare tecnicamente possibile e resta, pertanto, da valutare sotto il profilo di opportunità politica, economica ed ambientale. La struttura del vecchio ospedale è un bene alienabile e la nuova Questura potrebbe occuparne anche solo una parte". Un’ipotesi che aveva sostenuto anche il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, arrivando pure a lanciare l’ipotesi di usare tutta l’area del vecchio ospedale per spostare anche Prefettura e Provincia e creare una cittadella della sicurezza.
"Collocare la questura nel vecchio ospedale di Massa risolverebbe una questione annosa per la città – conclude Giacomo Bugliani –, ossia il recupero di un edificio in disuso da quando è stato inaugurato l’Ospedale delle Apuane. Allo stesso tempo, questa alternativa risponderebbe a un’istanza legittima della comunità massese, che chiede di non interferire in un’area verde della città come il Parco degli Ulivi, a cui la popolazione è particolarmente legata". Torna quindi a sottolineare "l’urgenza di procedere in maniera sinergica e costruttiva", chiedendo al sindaco di istituire un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti nella vicenda, creando uno spazio di partecipazione che coinvolga anche l’Asl. Una prospettiva, rimarca Bugliani, che potrebbe "implementare le politiche di recupero edilizio e di consumo zero del suolo della città. Prima di occupare un’area verde e insediare la struttura in una porzione di parco che funziona come spazio di svago e socialità, il recupero dell’esistente è sicuramente una soluzione preferibile e sostenibile".