REDAZIONE MASSA CARRARA

"Quel muro non causò l’alluvione" Botta e risposta tra Pm e perito

Controesame della Procura sul tecnico presentato dalla difesa del senatore. Lucio Barani

"Quel muro non è la causa dell’alluvione". È andata in scena una nuova udienza del processo sull’alluvione di Aulla del 25 ottobre 2011 che costò la vita a due persone. Ieri mattina, davanti al giudice Valentina Prudente la difesa del senatore Lucio Barani c’è stato il contro esame del consulente di parte, lo stimato professore e geologo Giovanni Raggi, il quale, è entrato nel merito confermando la sua versione in merito alle potenziali cause dell’alluvione ormai avvenuta 11 anni fa. Rispondendo alle domande del pm Marco Raspelli lo stimato professore ha spiegato come il muro incriminato non sia stato la causa della fuoriuscita dall’aveo del fiume. Una vera e propria tragedia quella avvenuta il 25 ottobre del 2011 con la forza del fiume Magra che aveva spazzato via l’argine. In quelle acque limacciose persero la vita Enrica Pavoletti, 78 anni sorpresa nell’auto dove aspettava il figlio sceso per prendere una ricetta in uno studio medico, e Claudio Pozzi 62 anni, morto nel suo scantinato garage. A finire alla sbarra oltre a Barani, anche l’ex sindaco di Aulla Roberto Simoncini ex assessori, dirigenti del Comune e della Provincia con accuse di omicidio colposo e disastro colposo. Secondo la procura fu la famigerata cassa di espansione del fiume Magra di Fornoli a provocare l’alluvione.