Quattro ’Scudi blu della cultura’: "Siti identitari per il territorio"

Pontremoli, sono il Castello del Piagnaro, la Torre di Cacciaguerra e i ponti Cresa e Casotto. Domani la cerimonia

Quattro ’Scudi blu della cultura’: "Siti identitari per il territorio"

Quattro ’Scudi blu della cultura’: "Siti identitari per il territorio"

Lo ’Scudo blu della cultura’ proteggerà 4 monumenti che rappresentano la città di Pontremoli. L’iniziativa è promossa dalla Croce Rossa Italiana (Comitato di Albiano Magra) con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dei beni culturali in quanto custodi dell’identità locale e testimoni della storia. Lo Scudo Blu della Cri rappresenta infatti un emblema riconosciuto a livello internazionale che protegge beni storico artistici, in caso di conflitti armati, perché il loro degrado rappresenterebbe una perdita per tutta l’umanità, secondo quanto stabilito dalla Convenzione dell’Aja nel 1954.

Il Comitato della Cri ha chiesto al Comune l’autorizzazione all’installazione del contrassegno di protezione e la giunta ha deliberato il consenso poiché ritiene la proposta inserita nella campagna nazionale Cri-Anci “Il futuro ha una lunga storia, proteggiamola“, meritevole di tutela e in linea con i propri indirizzi programmatici di promozione culturale del territorio. I siti protetti dallo Scudo Blu, che viene affisso per la prima volta in Toscana, sono il Castello del Piagnaro, la Torre di Cacciaguerra, il ponte della Cresa e il ponte del Casotto. "Questi quattro siti - spiega il sindaco Jacopo Ferri - sono fortemente rappresentativi per la comunità pontremolese, che li percepisce come bandiere identitarie per il proprio territorio ma anche per l’umanità in quanto custodi della memoria di generazioni che qui hanno abitato. Lo Scudo Blu riconosce che il loro danneggiamento costituirebbe una perdita culturale fortissima". Il Campanone ha 702 anni ed era la torre centrale della Cortina di Cacciaguerra voluta da Castruccio Castracani per separare guelfi e ghibellini, mentre il Castello del Piagnaro, le cui origini risalgono al X secolo, ha sempre rappresentato il valore strategico del borgo, sottolineato anche da Federico II (‘clavis et ianua’ per entrare in territorio toscano), restaurato in diverse fasi, dal 1975 ospita il museo delle statue stele ristrutturato da un progetto di riallestimento firmato dall’architetto Guido Canali. I due ponti (Casotto e Cresa) del Cinquecento che collegano il centro storico con la zona di Verdeno sono tra i preferiti dai turisti.

La cerimonia dell’affissione dello Scudo sui 4 siti scelti sarà domani nell’ambito delle celebrazioni per la Liberazione. Dlle 16 nella piazzetta della Pace e piazza della Repubblica saranno deposte corone alle lapidi da parte di autorità, associazioni e rappresentanze. Poi alle 16.15 a partire dal Ponte della Cresa saranno apposti e inaugurati gli Scudi Blu. La manifestazione riprende alla 16.45 in piazza Italia con le celebrazioni ufficiali e gli interventi del sindaco Jacopo Ferri e del consigliere Anpi Umberto Battaglia. La cerimonia sarà accompagnata dalla Musica Cittadina e dal Coro Unitre.

Natalino Benacci