Mario Sommariva sarà il nuovo presidente del Gruppo Spinelli. Dal primo ottobre il vertice dimissionario dell’Autorità portuale di sistenma del mar Ligure orientale siederà sulla prima poltrona del gruppo ligure. Ad annunciarlo la stessa Spinelli Srl a Shippingitaly, il quotidiano on line del trasporto marittimo, che informa come "l’assemblea dei soci, costituita da Spininvest e da Hapag-Lloyd, ha conferito la carica di presidente a Mario Sommariva. La nomina di un professionista stimato e dalla competenza e integrità unanimemente riconosciute come Sommariva dimostra e garantisce il forte impegno da parte dei due soci di proseguire lungo il percorso di costante crescita intrapreso dal gruppo, valorizzando in misura sempre maggiore il grande lavoro imprenditoriale svolto finora" prosegue l’annuncio.
"Sono onorato di assumere questo ruolo in una delle principali e più importanti società italiane attive nei settori logistico e dello shipping e ringrazio i soci per la piena fiducia accordatami" sono le prime parole di Sommariva da neopresidente del Gruppo Spinelli. "Sono fiducioso che, lavorando insieme ai membri del consiglio di amministrazione, ai manager e a tutte le persone che compongono il gruppo, potremo continuare a crescere e a costruire un futuro prospero insieme ai nostri stakeholder".
Il gruppo Spinelli, lo ricordiamo, società ora controllata al 51% dalla Spininvest di Roberto Spinelli e partecipata al 49% da Hapag Lloyd, nei mesi scorsi era rimasta travolta dall’inchiesta che ha visto coinvolti i propri vertici, a partire da Aldo Spinelli che ha appena patteggiato una pena di 3 anni e 2 mesi (oltre alla confisca di mezzo milione di euro e all’interdizione temporanea dai pubblici uffici e il divieto di contrattazione con la pubblica amministrazione) per chiudere anticipatamente il processo per corruzione nei confronti dell’ex presidente dell’Adsp di Genova, Paolo Emilio Signorini, e del presidente della Liguria, Giovanni Toti. Intanto il passaggio di Sommariva dal pubblico al privato ha seminato la sorpresa e la delusione di molti operatori e addetti ai lavori ed è arrivata sulla costa come uno tsunami. Fra le reazioni quella del segretario della Cgil Nicola Del Vecchio che ha subito temuto un indebolimento del porto di Marina rispetto alla Spezia. "Auspico che ci sia compattezza da parte di tutte le istituzioni per evitare di indebolire il peso del porto di Marina. Il prossimo presidente si dimostri si dimostri capace di valorizzare al meglio il ruolo dell’Autorità che è un sistema proprio per la presenza del porto di Marina. In merito poi al piano regolatore portuale l’auspicio è che si arrivi entro la fine dell’anno alla sua approvazione così come ci hanno rassicurato sia Sommariva che la segretaria generale Federica Montaresi. Anche perché, senza quello strumento, si condannerebbe il porto, ma più in generale la zona industriale e la nostra economia territoriale tutta, ad una lenta ma inesorabile regressione. Approvare il piano regolatore significa dare una prospettiva di sviluppo e occupazione, che dovrà andare di pari passo con la sostenibilità ambientale e con l’attenzione al tema dell’erosione. Il porto non deve essere visto come un’infrastruttura che contrasta con il territorio, ma come un’opportunità. Le prossime settimane saranno fondamentali, per questo serve una visione comune anche a livello istituzionale capace di valorizzare quanto di buono è stato fatto".