REDAZIONE MASSA CARRARA

Poste chiuse per tre mesi, arriva l’ufficio mobile

Si cercano soluzioni dopo la diffida del sindaco Ferri alla società per l’interruzione del servizio pubblico. Attesa per l’autorizzazione

L’ufficio postale chiuso tre mesi a Pontremoli ha scatenato le proteste (foto d’archivio)

Pontremoli (Massa Carrara), 4 dicembre 2022 - La diffida del sindaco Ferri alla Poste per la chiusura dell’ufficio di Pontremoli tre mesi per lavori di manutenzione straordinaria e il dirottamento degli utenti alla sede di Scorcetoli a Filattiera ha riaperto il dialogo e messo sul piatto una possibilità alternativa: un ufficio mobile “spedito” da Roma. Una soluzione che però deve essere ancora autorizzata in modo ufficiale. "La realizzazione presso l’Ufficio di Pontremoli del Progetto Polis era ed è senz’altro una notizia positiva – spiega il sindaco Jacopo Ferri –, ma non si può accettare il disagio per la popolazione con la chiusura dell’Ufficio postale per tre mesi e con l’obbligo di doversi recare a Scorcetoli o Mulazzo. Un ufficio sostitutivo anche di piccole dimensioni poteva essere previsto. Spero che possa essere risolta la questione con l’ufficio mobile".

Il caso ha mosso anche Cosimo Ferri: "Ho già scritto a Matteo Del Fante amministratore delegato di Poste Italiane e al ministro Giorgetti, perché non ritengo la soluzione giusta che il direttore di Poste annunci, per lavori di ristrutturazione certamente importanti, la chiusura dell’ufficio postale pontremolese per tre mesi senza aver programmato con la comunità e le istituzioni un percorso diverso e più vicino ai cittadini. Occorre studiare una soluzione diversa realizzare, in attesa della ristrutturazione, un ufficio provvisorio o una postazione mobile".

L’avviso della chiusura esposta mercoledì scorso ha messo in allarme soprattutto i pensionati che per sbrigare le loro pratiche dovranno recarsi con l’auto a 5 km di distanza, in un piccolo ufficio periferico senza parcheggio né sala di attesa. Un disagio non da poco che ha già fatto salire i mugugni degli anziani già esasperati dalla mancata apertura pomeridiana degli uffici e dal fatto che il Postamat a Pontremoli non funziona. I pensionati che ricevono l’accredito del vitalizio sulla postepay per incassare i soldi devono già recarsi in uffici postali periferici. Anni fa per lavori importanti di ristrutturazione della sede postale gli uffici vennero spostati in via Manfredo Giuliani, una zona dove era comodo parcheggiare o arrivare a piedi. Ma allora forse c’era stato il tempo per programmare il trasloco. Nel terzo millennio il tempo delle scelte si assottiglia, si riduce al lampo di un’idea da cavalcare subito.

Per festeggiare i 160 anni di storia Poste Italiane ha deciso di guardare al futuro lanciando il progetto “Polis. Casa dei servizi di cittadinanza digitale”, finanziato da 800 milioni del Pnrr per garantire l’accesso agli esercizi della Pubblica Amministrazione in tutto il territorio nazionale. "La trasformazione degli spazi dell’ufficio postale di Pontremoli consentirà lo sviluppo di attività innovative con nuovi servizi della pubblica amministrazione a disposizione dei cittadini attraverso i canali digitali dell’azienda – spiega Poste Italiane –. Uno sportello unico dove i cittadini potranno richiedere numerosi servizi come carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio patente nautica e denuncia e richiesta duplicati patente".

N.B.