
Polo Progressista Bennati si presenta "Abbiamo un’idea diversa di città"
di Alfredo Marchetti
Si è impegnata a conoscere gli sbarchi a Lampedusa, formazione con i giovani per tenere viva la memoria, ha votato la sinistra, ma da anni non si riconosce più nelle sue politiche. Daniela Bennati si presenta come candidata a sindaca per il Polo progressista, formato da Cinque stelle, Unione popolare e Massa città in comune. Grillina originaria di Viareggio, ma cresciuta a Marina di Massa, è alla sua prima candidatura politica. "Daniela è la nostra scelta – è intervenuta Luana Mencarelli –. Lei rappresenta il percorso che abbiamo scelto come coalizione: siamo partiti da interlocuzione con le varie forze politiche dall’agosto scorso. Noi parlavamo di temi per cambiare questo territorio, gli altri no. La nostra comunità di intenti per produrre il programma, la nostra identità, che vede una caratteristica ambientalistica per valorizzare il nostro territorio, dalle cave alla gestione delle spiagge, acqua pubblica ci ha unito. Desideriamo arrivare a governare la città". La parola è poi passata a Nicola Cavazzuti di Unione popolare: "Daniela è il frutto di un percorso durato mesi. Abbiamo un programma che parte da una donna: tutti parlano di questione di genere, ma pochi la attuano. Guardiamo a un mondo di pace, 50 popoli nel mondo stanno vivendo la guerra. Su Massa abbiamo esaminato i temi che Luana e io abbiamo approfondito in questi anni: ci siamo trovati in molti di questi. La provincia è tra le più bersagliate per precarietà. La salute deve pubblica. La gestione fallimentare della gestione del covid è un esempio da non ripetere. La casa: 100 appartamenti sono inutilizzabili perché non abitabili, con liste piene di famiglie senza un tetto". Ha proseguito Luca Corsi: "Altre donne sono state candidate nel tempo in questa città, speriamo lei ci riesca. Vogliamo essere una coalizione per il popolo, non della élite, che non si occupa dei problemi che tutti noi abbiamo nel quotidiano". Carlotta Palagi ha parlato di ambiente "I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti: chiediamo una svolta radicale, un territorio dove vogliamo vivere e non avere paura di alluvioni. Ci impegneremo fino all’ultimo".
La parola infine alla candidata: "Ho sognato molte volte di lasciare Marina, ma non ci sono mai riuscita, questa è mia casa. Ho sempre votato a sinistra: mi rappresentava, ma da tempo a smesso di farlo, da quando è nato il Movimento 5 stelle. Non ho mai avuto incarichi politici. Sposo le idee di sanità e lavoro che hanno espresso coloro che hanno parlato prima di me. Fare politica significa conoscere la storia ed essere preparati, amministrare una città invece è diverso, si impara gestendola, partendo dalle cose semplici. Desidero fare di questo territorio un posto dove vivere bene. Mi è stato chiesto cosa ne penso che io sia l’unica donna candidata: bisogna chiederlo agli altri. Per me significa avere un’ulteriore responsabilità. Ho accettato anche grazie alla stima per Luana. Potrei essere forse di esempio per altre donne: magari potrebbero trovare il coraggio che non sapevano di avere. La memoria è un valore. Ho partecipato a progetti che hanno accompagnato i ragazzi a Modena nei giorni della Memoria a visitare i campi di concentramento. Oppure ho visto gli sbarchi a Lampedusa, conosco glii hotspot. Vedere gente nuda appena salvata dal mare non è così diverso da vedere gli occhi terrorizzati degli ebrei internati. La sanità mi sta molto a cuore: chiunque diverrà anziano, ci faremo i conti. Sanità non è divisa dalla viabilità: tutto collegato. Chi porta un anziano all’ospedale deve trovare parcheggio, arrivare presto a destinazione. Dobbiamo avere una visione di città diversa".