Pochi medici e infermieri. Caos al pronto soccorso per carenza di personale: "Oss i più sottostimati"

Cgil e Uil lanciano l’allarme sottolineando le criticità della sanità locale

Pochi medici e infermieri. Caos al pronto soccorso per carenza di personale: "Oss i più sottostimati"

Cgil e Uil lanciano l’allarme sottolineando le criticità della sanità locale

L’assalto estivo, e in particolare d’agosto, al pronto soccorso dell’Ospedale delle Apuane ha fatto emergere ancora tutte le criticità della sanità locale, soprattutto quelle di organico. Sono i sindacati a rimarcarlo, da un lato il segretario della Uil Fpl Massa Carrara, Claudio Salvadori, che concentra l’attenzione in particolare sugli Operatori sociosanitari, dall’altra la segreteria Fp Cgil apuana che critica inoltre anche il nuovo bando di mobilità del 118. L’assenza di medici e infermieri è quella più nota ma i numeri peggiori in realtà riguardano gli operatori sociosanitari, come rimarca Salvadori: "Con i servizi di guardia medica e guardia medica turistica che funzionano a singhiozzo – sottolinea Salvadori – l’afflusso al pronto soccorso si moltiplica costringendo i dipendenti a un sovraccarico di lavoro e di turni che si traducono poi in attese estenuanti per gli stessi pazienti. Se è vero che infermieri e medici vengono assunti con il contagocce, per quanto riguarda gli Oss ormai siamo arrivati alla canna del gas. E’ tantissimo tempo che non vengono fatte assunzioni".

Numeri ridotti all’osso e le turnazioni lo dimostrerebbero: "Ormai fare 12 ore di lavoro è diventata una regola che però non possiamo certo accettare – continua il segretario Uil Fpl -, gli stessi lavoratori si sentono l’ultima ruota del carro della sanità territoriale e regionale". Nel mirino, infatti, finisce la Regione Toscana. "E’ una situazione che si trascina da anni. Gli Oss che vanno in pensione, si trasferiscono o subiscono limitazioni che gli impediscono di lavorare non vengono sostituiti. E’ un problema generale, che riguarda tutti i reparti, ma ora in grande sofferenza c’è proprio il pronto soccorso e la rete dell’assistenza. Se la Regione non si mette in testa che deve assumere diventa un enorme problema – conclude Salvadori –: senza di loro non va avanti l’ospedale".

La segreteria della Fp Cgil incalza prima sui numeri, evidenziando i 300 accessi al giorno al pronto soccorso con "personale infermieristico e Oss sottostimato. Fa specie in tutto questo caos vedere che la preoccupazione primaria della dirigenza infermieristica aziendale, non sia quella di potenziare il personale bensì quella di pubblicare un nuovo bando di mobilità interna per il 118 , illegittimo dal momento che è ancora vigente quello uscito a febbraio. Tale azione favorisce quindi un’uscita, per giunta prematura, del personale infermieristico dal Pronto Soccorso, invece di potenziarne la qualità in un contesto già critico. Riteniamo che per accedere al servizio del 118 sia indispensabile, come è previsto nell’Asl centro, che il personale infermieristico abbia un’esperienza lavorativa nell’ambito dell’emergenza urgenza (pronto soccorso, terapia intensiva, sub intensiva) con un’anzianità di servizio e attraverso un’unica graduatoria. Invece l’azienda ha fatto uscire un nuovo bando dove non è prevista alcuna anzianità, dando la priorità al personale in servizio nel pronto soccorso. Chiediamo – conclude - che l’avviso di selezione venga annullato, e si scorrano le graduatorie presenti o procederemo per le vie legali".