Pianeta marmo, Usb mostra i muscoli "L’estrazione deve essere rivista"

Il sindacato incontra i cavatori: "Basta con sfruttamento dei lavoratori: apriremo un sportello per sostenerli"

Pianeta marmo, Usb mostra i muscoli  "L’estrazione deve essere rivista"

Pianeta marmo, Usb mostra i muscoli "L’estrazione deve essere rivista"

Stop all’estrazione selvaggia e allo sfruttamento dei lavoratori, garantire lavoro, sicurezza e uno sportello per aiutare con la burocrazia. Sono solo alcuni dei punti toccati durante l’incontro di ieri pomeriggio nella sede di piazza Duomo della ‘Lega Cave’ e organizzato dal sindacato di base Usb. Lo sportello aprirà una volta al mese e si occuperà di questioni legate per esempio al rispetto della riduzione orario a parità di salario. Ad illustrare il programma dell’Usb c’era Elia Buffa. "Il nostro è un sindacato di base e siamo nati tre anni fa – ha detto il sindacalista –, in vista dell’appuntamento della scadenza delle concessioni di ottobre e della scadenza del contratto provinciale tra quattro anni, abbiamo deciso di iniziare una serie di incontri con i lavoratori. La volontà dei padroni è quella di non rinnovarlo, e oggi in vista della scadenza delle concessioni scrivono ’salviamo le imprese e i lavoratori’. I lavoratori si salvano innanzitutto non proponendo un aumento del contratto provinciale di 0,70 centesimi come avvenuto a giugno, queste cose noi non ce le dimentichiamo. I lavoratori si salvano garantendo salario e sicurezza, ma soprattutto investendo sulla filiera locale, perché sennò non si stanno salvaguardando i lavoratori, ma solo il profitto di pochi".

"L’idea di arrivare alla questione del rinnovo delle concessioni – prosegue Buffa –, per noi è che si metta al centro non la continuazione del profitto di pochi, ma un processo di ridistribuzione della ricchezza che passi inevitabilmente dalla questione delle concessioni. Ci sembra ormai insostenibile il modello attuale dove l’estrazione selvaggia oggi regna sovrana, anche a discapito dei lavoratori".

Quindi un passaggio sulla sicurezza: "L’ultimo incidente in cava dove ha perso la vita un lavoratore è della scorsa settimana – aggiunge Buffa –, fatto sta che è il quarto che muore di sabato, e su questo bisognerà fare una riflessione. Sinceramente siamo stanchi di fare sciopero il giorno dopo per un collega che viene a mancare, c’è bisogno di invertire la marcia e di dare uno scossone". Sul rinnovo delle concessioni si va verso la scadenza, "la legge è attiva dal 2015, c’è già stata una proroga e ci sembra una situazione simile a quella del 2018, in cui per l’ennesima volta si aspetta la scadenza della concessione e si utilizzano i lavoratori in maniera sacrificale per fare il rinnovo. Se i padroni non sono in grado di gestire un bene comune come le cave non si sono problemi che tornino in mano ai cavatori, sappiamo come gestirle".

Alessandra Poggi