
Il sindaco Francesco Persiani
"Quando viene, presidente Giani, a vedere lo stato delle spiagge del litorale massese? L’aspettiamo, anche per un tuffo". Il quesito che il sindaco Francesco Persiani rivolge al governatore della Regione è intriso di sarcasmo e di polemica: secondo il primo cittadino, nell’agendina di Giani le vicende apuane, a partire dal porto di Marina di Carrara, sono l’ultimo dei pensieri di cui occuparsi. "Alla recente festa della Cgil – scrive Persiani – il sindacato ha chiesto a Giani, giustamente, di essere coinvolto nelle decisioni dell’amministrazione comuale di Massa, sebbene quando si tratta di discutere dei grandi temi che interessano il territorio la Cgil invita solo chi gli pare. Fatto sta che Giani ha risposto sostenendo la necessità di sviluppare il porto di Marina di Carrara secondo una logica che metta il settore industriale al centro di tutto. Parole che meritano quanto meno una riflessione".
Persiani va quindi al nocciolo della questione: "Non può passare inosservato un presidente che gira ogni borgo della Toscana ma continua a dimenticarsi della nostra città, quasi come se non esistesse alcun casello autostradale che indichi la città di Massa. Mi piacerebbe potermi confrontare con lui su vari argomenti che riguardano Massa ma che hanno anche pertinenza regionale – prosegue – per trovare insieme soluzioni strutturali a problemi come quello del ripascimento della nostra costa, tema connesso a quello dell’ampliamento portuale che lui ha dichiarato di volere fermamente. Ci piacerebbe ascoltare la stessa fermezza di volontà politica nel sostenere anche la difesa della martoriata costa apuoversiliese e soprattutto di sapere se veramente ci sia l’impegno concreto da parte sua a stanziare risorse vere per contrastare un fenomeno che la stessa Europa riconosce come urgente ma a quanto pare non la Regione".
Il sindaco accusa infine Giani di alimentare la dicotomia tra il settore dell’industria e quello del turismo. "Va bene accondiscendere la platea – conclude – ma si ha la sensazione di una visione miope e poco rispettosa di chi contribuisce al pil regionale. Che dire, poi,delle dichiarazioni di Giani su un ripensamento della sinistra rispetto al lapideo, per decenni additato come un settore da dismettere in favore di un ambientalismo integralista e che adesso diviene invece un importante asset economico da salvaguardare e sviluppare. Speriamo non si trattino di boutades ferragostiane. Porterò ancora avanti la mia piena disponibilità a confrontarmi e a collaborare con le istituzioni regionali, facendo di tutto affinché Massa non venga ulteriormente vista solamente come una città di periferia".