ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Papilloma virus: al Noa lo studio ’One health’

One health è il titolo del nuovo studio del microambiente tumorale e dei meccanismi immunologici di persistenza e recidiva di...

One health è il titolo del nuovo studio del microambiente tumorale e dei meccanismi immunologici di persistenza e recidiva di...

One health è il titolo del nuovo studio del microambiente tumorale e dei meccanismi immunologici di persistenza e recidiva di...

One health è il titolo del nuovo studio del microambiente tumorale e dei meccanismi immunologici di persistenza e recidiva di lesioni da Papilloma virus correlate condotto dall’Asl al Noa. Lo studio è effettuato in collaborazione con il Ministero della Salute, finanziatore del progetto, e la Regione Liguria. La sperimentazione vede inoltre la collaborazione clinica dell’università di Pisa con i professori Tommaso Simoncini e Antonio Naccarato per le strutture di Anatomia patologica umana.

Dal 2022 nell’Asl, nel reparto di Ostetricia e ginecologia diretto da Roberto Marrai, che è anche il responsabile dell’Area di Ostetricia e ginecologia dell’Asl, i medici Alessandro Ghelardi ed Elisabetta Razzuoli, direttrice della Struttura complessa del Centro di referenza per l’oncologia veterinaria e comparata dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, stanno dunque portando avanti la ricerca sullo studio del microambiente tumorale e meccanismi immunologici di persistenza e recidiva di lesioni da Papilloma virus correlate.

Uno scambio di conoscenze professionali in ambito sanitario che ha permesso di approfondire lo studio nelle infezioni croniche Hpv nel cavallo riuscendo a dare un contributo concreto alla ricerca animale, scoprendo alcuni meccanismi di genesi del cancro negli equidi e gettando le basi per alcuni metodi di cura applicabili anche in ambito umano.

Il titolo del progetto, One health, vuole proprio evidenziare il comune obiettivo di salute, una strada interessante della ricerca che non sfrutta gli animali, ma al contrario ne promuove la salute.

"Adesso che abbiamo circa tre anni di dati - ha commentato il dottor Ghelardi - possiamo capire quali donne hanno un profilo immunologico a rischio e quali un ambiente peritumorale svantaggioso. Ma siamo arrivati anche più lontano: abbiamo utilizzato il vaccino Hpv in età adulta, consolidando i dati dei nostri studi precedenti, confermando che questo straordinario strumento “il vaccino Hpv” è efficace per combattere l’escape immunologico e per mantenere il sistema immunitario sempre attivo. Lo studio del microbioma ci consente inoltre di capire il ruolo dell’ambiente vaginale in queste patologie e quali vantaggi si possono trarre dall’ integrazione di alcuni ceppi batterici sull’eradicazione virale nella lotta alla persistenza di Hpv".

Al momento, nell’ospedale di Massa vengono studiati nel dettaglio i profili immunologici dei soggetti con lesioni pretumorali, grazie all’adesione, nel corso degli anni, di 1800 pazienti volontarie.