Paola Giusti torna a lavorare in Comune. E’ questo l’epilogo di una battaglia legale che ha visto da una parte la donna, assistita dall’avvocato Paolo MIone, dall’altra il Comune di Massa. Il giudice Augusto Lama, come giudice del lavoro, ha annullato la determina del dirigente comunale Maurizio Tonarelli con cui era stata disposta la sospensionecautelativa dal servizio di Paola Giusti (nella foto), fino ad allora responsabile del “Centro Affidi” dei servizi sociali. Il provvedimento era stato assunto con riferimento alla nota della Procura della Repubblica di Massa del 1° giugno del 2021. L’ufficio giudiziario aveva trasmesso al Comune copia dell’ordinanza con la quale il Tribunale di Genova-sezione per il Riesame aveva disposto la sostituzione della misura degli arresti domiciliari, già disposta con l’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Massa del 7 dicembre 2020, con quella della sospensione dall’esercizio di pubblico ufficiale, da lei esercitato, interdicendole ogni attività connessa alla gestione dei minori e delle comunità che di loro si occupano per anni uno. Come qualcuno ricorderà, tutto è cominciato con l’inchiesta Serinper. E la Giusti comunque non si potrà più occupare di minorenni e delle comunità che di loro si occupano. Riavrà però il 50% delle retribuzioni trattenute.
A.Lup.