REDAZIONE MASSA CARRARA

Omaggio d’arte alla donna Tv svedese in Accademia

L’idea che unisce palazzo del Principe con La Nazione raccontata in Europa. La troupe ha intervistato il direttore Massari e realizzato riprese nei laboratori

di Daniele Rosi

Omaggiare le donne con l’aiuto dell’arte e della scultura. Un’idea che unisce il nostro giornale e il suo progetto editoriale Luce con l’Accademia di belle arti nel nome del bello e del bianco marmo delle Apuane. E sarà proprio il marmo il grande protagonista del progetto di scultura pensato in omaggio alle donne e reso possibile grazie al lavoro degli studenti dell’Accademia chiamati a pensare a un’idea di scultura con riferimento alle figure femminili. Il progetto racconterà una nuova visione del mondo andando ad inserirsi in un contesto attualmente povero per quanto riguarda il numero complessivo di monumenti italiani con protagonisti personaggi femminili. Stando ai dati raccolti sono solo 148 i monumenti censiti dedicati alle donne; la maggioranza di questi con raffigurazioni basate sui soliti stereotipi del corpo ritratto in atteggiamenti sensuali. Un’idea che, a quanto pare, sembra essere stata accolta con favore anche in altre zone d’Europa e che ha destato grande curiosità, al punto da dedicarci ampio risalto nei notiziari nazionali. E’ questo il caso della Svt, la compagnia pubblica televisiva svedese che ha raggiunto Carrara e i laboratori per capire meglio la natura del progetto artistico. Progetto a cui la stessa Accademia ha voluto aderire fortemente venendo incontro all’idea della Nazione di dedicare un’iniziativa in omaggio alle donne.

"Ogni ragazzo ha sviluppato un suo pensiero sull’opera – ha spiegato il direttore dell’Accademia, Luciano Massari – ed è un aspetto importante perché permette di arricchire il proprio bagaglio formativo andando a perfezionare il percorso di crescita professionale. Abbiamo abbracciato il progetto perché ritengo il mondo femminile molto importante e l’idea di creare dei monumenti che si rivolgano alla figura della donna allontanandosi dai soliti cliché concettuali è interessante. Per adesso i lavori sono ridotti a delle piccole bozze preparatorie ma la proposta vincente sarà un monumento a tutti gli effetti".

Delle ventisei proposte iniziali preparate dagli studenti ne sono rimaste attualmente otto; scelte e censite dalla commissione interna dell’Accademia coordinata dal professor Roberto Rocchi, docente di riferimento del progetto. Di queste otto proposte finali sarà scelta in seguito quella ritenuta più idonea da una commissione di studiosi del settore. A quel punto la statua sarà creata a grandezza naturale ed esposta in un luogo da decidere di Firenze. Giulia Pardini, Carlo Santini, Sohyeon Nam, Anna Multone, Furkan Depeli, Ludovico Renzi, Francesco Marchioro ed Emma Vitarelli sono gli otto allievi dell’Accademia i cui lavori sono stati scelti tra i ventisei iniziali e che hanno lavorato sulla figura di Artemisia Gentileschi, pittrice del seicento scelta come soggetto dal sindaco di Firenze, Dario Nardella. Nei laboratori ad ammirare con la troupe le otto proposte finali, anche la giornalista svedese Jennifer Wegerup, corrispondente dall’Italia per la televisione Svt. "Ho letto dell’iniziativa dalle pagine della Nazione e mi sono resa conto di quanto sia importante perché le donne nelle rappresentazioni non hanno mai avuto lo stesso trattamento riservato agli uomini".