
L’Istituto di Storia della Cultura Materiale di Genova e l’Università ricordano l’archeologo di origine lunigianese Tiziano Mannoni (nella foto) a 11 anni dalla sua scomparsa con un convegno che si svolge a Genova alla Facoltà di Architettura domani e venerdì mentre sabato l’appuntamento sarà in Lunigiana. L’evento doveva tenersi nel 2020 e ora viene organizzato in presenza. Sono stati predisposti circa cento contributi da parte di archeologi, architetti e storici impegnati a mettere a frutto le idee di Mannoni. Riuniti in due volumi, tali contributi saranno l’argomento per sette tavole rotonde con gli autori che discuteranno di molti temi. "Nella prima tavola rotonda “Ricordando Tiziano: lezioni e prospettive“ si ragionerà muovendo dal ricordo del professore che con le sue ricerche ha modificato in profondità le conoscenze archeologiche in Liguria e Lunigiana - spiega Enrico Giannichedda –. Le altre sezioni saranno dedicate all’archeologia della produzione, a materiali e tecniche costruttive, al rapporto fra architetture e insediamenti, all’archeologia del territorio, ai temi legati a conoscenza e conservazione del patrimonio culturale, fino alla comprensione della cultura, materiale ed esistenziale, degli antichi". L’occasione sarà un momento di riflessione su cosa significhi studiare le testimonianze del passato. La bibliografia di Mannoni spazia in vari settori: si era occupato anche della campagna di scavi nella Pieve di Sorano a Filattiera e di San Caprasio ad Aulla. Sabato i convegnisti si sposteranno in Lunigiana per visitare tre siti che molto debbono alle ricerche di Mannoni: il museo delle statue stele a Pontremoli (ore 10) la Pieve di Santo Stefano a Filattiera (11.30), l’abbazia e il museo di San Caprasio ad Aulla (ore 15).
N.B.