
Una vita fra bambini e giocattoli di ogni genere. È questa la storia di Gioca Giò, una vera e propria istituzione nel centro storico di Massa, che da 39 anni fa crescere e giocare i più piccoli – e non solo – con lo stesso, contagioso entusiasmo.
"Per noi si tratta di una grandissima soddisfazione poter dire che il negozio va bene – spiega Silvia Ragona, subentrata da 4 anni alla madre, Giovanna, fondatrice del negozio di via Dante –. Ai nostri clienti offriamo cose diverse rispetto ai supermercati e soprattutto li sappiamo consigliare perché conosciamo molto bene tutto ciò che vendiamo".
Le difficoltà, per Silvia, sono soprattutto organizzative: "È più complicato comprare che vendere. Dobbiamo arrabattarci fra varie aziende che noi le selezioniamo con cura, scegliendo quelle che sposano la nostra ideologia". Gioca Giò fa da sempre parte del Ccn, con cui ha spesso organizzato eventi serali: "Se c’è coesione fra i negozianti, c’è coesione anche nell’organizzare iniziative. Così si porta più gente in centro e si fa vivere Massa". Dopo due anni di pandemia, però, Silvia non vede più la voglia di stare insieme di una volta.
"Alla riapertura si cercava tantissimo il contatto diretto mentre adesso invece meno. Il Covid ha cambiato il modo di vivere delle persone, che sfruttano di più i servizi a distanza. Noi offriamo un servizio via WhatsApp e ora ci sono tante più persone che ci contattano lì ma non facciamo vendite online. I clienti capiscono e apprezzano". E questa ideologia Silvia non la vuole abbandonare per niente al mondo: "Seguiremo l’andamento delle richieste delle persone ma non scenderemo mai a compromessi – spiega – Anziché snaturarci, chiudiamo, ma resto fermamente convinta che il nostro mondo continuerà ancora per molto".
Alessandro Salvetti