
Una vita salvata grazie a ‘Occhio al neo’. La campagna organizzata da Nausicaa nelle proprie farmacie sotto la direzione scientifica del direttore di Dermatologia di Livorno e Massa-Carrara Giovanni Bagnoni ha già riscosso importanti risultati. "In tutto – spiega lo stesso Bagnoni - sono stati valutati 1.300 pazienti e di questi 55 sono stati richiamati per un approfondimento. Tra questi uno è già stato sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione di un melanoma. Basterebbe questo caso a giustificare tutto lo sforzo". Mentre proseguono gli appuntamenti nelle farmacie Nausicaa di Carrara e in quelle comunali di Massa, in attesa che dal 25 gennaio il progetto approdi anche in Lunigiana, alla farmacia Nausicaa di Fivizzano, Bagnoni fa un primo bilancio. "Abbiamo registrato un’adesione altissima: e supereremo sicuramente i 2mila pazienti alla fine del progetto. In un momento come questo in cui gli spostamenti sono difficili o vietati si tratta di una risposta assolutamente significativa. Su questo campione, abbiamo trovato una trentina di soggetti che vanno ulteriormente studiati per valutare un eventuale intervento chirurgico e una persona è già stata operata perché dalle immagini trasmesse dai farmacisti di Nausicaa si evidenziava una lesione altamente sospetta. Quando l’abbiamo vista si è confermato il rischio ipotizzato e adesso dovrà essere sottoposta a un altro intervento. La possibilità di poter avere una valutazione specialistica in una sede più semplice da raggiungere, d’altronde, ha dato l’occasione a tante persone di avere una diagnosi molto veloce e tempestiva. La telemedicina, d’altronde, è una frontiera che dobbiamo ancora esplorare. Però l’importante è partire. Il fatto di poter avere un’immagine ad alta definizione, presa da personale formato per poter valutare in tempi rapidi e proporre una risposta in tempi altrettanto rapidi è sicuramente un vantaggio. Credo si tratti di un metodo di lavoro esportabile anche in altre discipline. Non è un’opinione ma un dato di fatto. Diverse branche possono usufruire di questa tecnica: sicuramente una parte della medicina del futuro sarà telemedicina. Si spostano le immagini e si spostano meno i pazienti, questo è il messaggio. Ma soprattutto si spostano le immagini con delle caratteristiche di qualità e di ripetibilità determinanti per avere risultati di un certo tipo".