
Due immagini del pestaggio in piazza Aranci ripreso dai telefonini
Massa, 24 settembre 2021 - I video che circolano sui pestaggi in piazza Mercurio non lasciano dubbi a interpretazioni su una movida massese che ormai è andata fuori controllo: una calca di centinaia di giovani, appiccicati gli uni agli altri, bicchieri di vetro e bottiglie in mano. Poi partono insulti, schiaffi e pugni. Calci senza pietà nei fianchi anche quando l’altro a terra. E alla fine l’intervento dell’ambulanza. Scene di follia che non hanno un bel niente di ordinario. Scene purtroppo già viste in un passato non lontanissimo che rendono invivibile il centro storico. Soprattutto per chi ci lavora, ci vive e per le famiglie che vorrebbero passare una serata con i bambini senza ritrovarsi nel far west. Lo hanno denunciato solo ieri i rappresentanti della categoria degli esercenti, costretti ormai a fare da sceriffi della notte. Ora lo grida a gran voce il comitato dei cittadini: "Di nuovo ci troviamo alle prese con nottate di canti, urla e schiamazzi fino ed oltre le 3 del mattino dopo una breve tregua estiva. Le notti del venerdì e del sabato sono le peggiori, ma giorni davvero tranquilli ce ne sono pochi. Leggere che anche i ristoratori di Confesercenti rilevano una situazione insostenibile ci porta a sperare di essere finalmente ascoltati". Il quadro è disastroso: "Risse e violenza sono all’ordine del giorno. Il fattore comune è la maleducazione portata all’eccesso dall’abuso di alcol. Dai tavoli dei locali i clienti cantano e intonano cori da stadio senza che nessuno dica loro di contenersi. E’ un susseguirsi di persone, uomini e donne, che si calano i pantaloni sotto le nostre finestre. Giovani e meno giovani vengono a vomitare a più riprese per poi tornare barcollando verso i locali per ricominciare a bere e poi di nuovo da capo. In gruppi si radunano nei vicoli o sui marciapiedi, con bicchieri e bottiglie di alcolici. I più organizzati si accompagnano con la musica, con casse portatili o dalla radio di una macchina parcheggiata, cantano e ballano". Scene che i residenti osservano come spettatori impotenti dalle finestre, svegliati dalle grida, minacciati se provano a chiedere il rispetto del silenzio. C’è un senso diffuso di impunità. "Sempre più spesso vediamo ragazzi e adulti scambiarsi soldi e bustine. Siamo esasperati di fronte al degrado, all’impossibilità di dormire, all’impotenza e al silenzio delle istituzioni. Dobbiamo forse prendere a sassate la gente sotto le nostre finestre? Oppure sperare che alla prossima rissa muoia qualcuno, così forse si avrà il coraggio di prendere provvedimenti efficaci?". L’unico silenzio che si sente, secondo il Comitato, è quello delle istituzioni, del sindaco e del prefetto a cui si sono appellati: "Abbiamo ricevuto solo un silenzio inspiegabile e sconfortante". La misura, insomma, è colma. "Arrivati a questo punto servono misure drastiche ed efficaci e servono subito. Misure che il sindaco, garante per legge della salute dei cittadini, ha il potere e il dovere di imporre, ma che fino ad ora, per quanto ne sappiamo, non ha mai nemmeno preso in considerazione".