
Accorpamenti al Montessori-Repetti, l’amministrazione comunale lascia uno spiraglio per scongiurare l’unione forzata. Dopo le proteste dei genitori dei ragazzi del liceo classico e, prima ancora, di quelli del liceo del linguistico, preoccupati per la ventilata unione a partire di settembre di quattro classi per farne diventare due, da palazzo Civico arriva una prima apertura.
"Siamo consapevoli – dicono la sindaca Serena Arrighi e l’assessore all’Istruzione Gea Dazzi – della bontà delle ragioni che hanno mosso i genitori nel chiedere di non procedere all’accorpamento delle due terze del linguistico e delle due seconde del classico e per questo abbiamo verificato la situazione con l’ufficio scolastico provinciale. Adesso ci riserviamo di monitorare tutti i possibili margini che si possano aprire per poter rispondere positivamente a tale richiesta".
Una situazione non facile la cui soluzione appare tutt’altro che scontata, come spiegano bene anche le stesse amministratrici. "Bisogna precisare – dicono dall’amministrazione - che non si tratta di mancanza di volontà da parte del provveditorato ad intervenire per trovare una soluzione, ma di oggettiva impossibilità allo stato attuale delle cose. Se l’organico Covid dovesse essere concesso anche per l’anno 2022-23, pur a fronte del taglio di 11 posti in provincia rispetto all’organico ‘21-‘22 , si potrebbe aprire un margine di intervento e provare a risolvere il disagio, di certo non poco incisivo, che gli alunni interessati dalla manovra di accorpamento andrebbero a subire. La coperta – conclude nella sua analisi la neo sindaca – in seno agli investimenti sul fronte scuola resta comunque corta".