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Monoblocco, fronte comune per salvarlo "I servizi sanitari devono essere mantenuti"

Passa la mozione della maggioranza in consiglio comunale. Molto simile il documento presentato dall’opposizione, poi bocciato

Monoblocco, fronte comune per salvarlo "I servizi sanitari devono essere mantenuti"

di Daniele Rosi

"Sul Monoblocco la sensazione è che si tratti del delitto perfetto". Con queste parole il consigliere Simone Caffaz ha aperto l’illustrazione della mozione dell’opposizione, non ottenendo il parere favorevole della maggioranza che ne ha presentata una propria a tratti molto simile. Entrambe sono state discusse giovedì sera durante il consiglio comunale ad hoc organizzato per parlare del futuro della struttura di Monterosso insieme ai vertici Asl.

"Sull’abbattimento dei piani non abbiamo avuto chiarimenti – ha commentato il consigliere SImone Caffaz – e sulla riorganizzazione che è stata prospettata mi chiedo se si possano mantenere gli accessi attuali; forse ci saranno ulteriori allungamenti delle liste di attesa. Quando si chiede fiducia bisogna dare trasparenza – rivolgendosi all’Asl - e come prima cosa avrebbero dovuto fornire il verbale dell’ispezione dei vigili del fuoco, altrimenti il rapporto parte con un po’ di diffidenza. Sono state mandate per anni delle persone a lavorare, e dei pazienti a curarsi, in un edificio con problemi strutturali".

Nella mozione presentata dall’opposizione a firma di Caffaz, Bernardi, Benedini, Vannucci, Manuel, Mirabella, Tosi e Martinelli, si è chiesta la messa a norma del Monoblocco e dare mandato urgente ai tecnici nella predisposizione di un piano per messa in sicurezza e adeguamento delle normative antincendio, prevedendo dove possibile il mantenimento delle attività. Alla sindaca Arrighi di assumere la delega alla sanità, in quanto l’assessore delegata è dipendente Asl in aspettativa, e adoperarsi con l’assessore regionale alla sanità del Pd Simone Bezzini per dimostrare che le promesse siano suffragate da atti. Infine adoperarsi con l’assessore Bezzini e la direttrice Casani nel realizzare, oltre alla ristrutturazione del Monoblocco e alla costruzione della nuova palazzina, gli interventi del distretto di Avenza e alla Rsa Fossone.

Mozione che, se in alcune parti è stata ritenuta buona dalla maggioranza, non è invece piaciuta per quanto riguarda gli attacchi rivolti al Pd e alla vicesindaca, come precisato dal consigliere Gianmaria Nardi durante il suo intervento di replica. La maggioranza ha poi presentato la sua mozione, simile nei contenuti, illustrata dal consigliere Guido Bianchini, passata con 14 voti a 8. Anche in questo caso si è fatto appello all’amministrazione per attivarsi nella messa in sicurezza del Monoblocco e garantire il mantenimento dei servizi dove possibile e il rientro di quelli momentaneamente trasferiti, appena la struttura tornerà a norma.

Trasferire alla Rsa di Fossone le cure intermedie e non all’istituto Don Gnocchi. Mettere a disposizione le risorse economiche, logistiche e tecnici per gli interventi, e realizzare la nuova palazzina nei tempi più rapidi possibili, così come i lavori del distretto sanitario di Avenza.

Critiche da parte dell’opposizione alla mozione presentata da Guido Bianchini, con il consigliere Matteo Martinelli (ex vice sindaco dell’amministrazione pentastellata) che ha espresso molto chiaramente il suo disappunto per il testo appena votato. "Nella mozione non è stato detto nulla di più, nulla di meno di quello che già era stato annunciato da Asl – ha commentato il consigliere - perciò si tratta di un appiattimento delle soluzioni immaginate in questo momento, in cui si è finto di aver fatto qualcosa".

Puntuale è poi arrivata la controreplica dello stesso Bianchini in chiusura di consiglio comunale. Il consigliere ha precisato di come "non si tratti di un appiattimento verso le posizioni dell’Asl, perché la proposta è anche frutto di interlocuzioni della sindaca e della vicesindaca che hanno fatto sottotraccia in queste settimane un lavoro continuo e instancabile".