ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Molestie alle bariste. Condanna definitiva per l’ex carabiniere

La cassazione: 2 anni e 11 mesi per gli atti nel locale dei genitori

L’avvocato Riccardo Balatri, difensore di fiducia dell’ex carabiniere condannato per le molestie

L’avvocato Riccardo Balatri, difensore di fiducia dell’ex carabiniere condannato per le molestie

Sta valutando di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo il carabiniere apuano condannato per atti sessuali. La Corte di Cassazione ha infatti confermato la condanna di secondo grado a 2 anni e 11 mesi di reclusione, pena che l’ex militare, in servizio prima a Spezia e poi a Sarzana, dovrà scontare lavorando in prova ai servizi sociali. Il quarantenne era stato accusato di molestie nel 2022 da tre dipendenti del bar di famiglia e da una quarta ragazza che frequentava il locale, all’epoca dei fatti minorenne. L’idea di rivolgersi ai giudici per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, sarebbe legata non solo alla conferma della condanna ma anche al fatto che il procuratore generale aveva accolto la richiesta presentata dal suo legale, l’avvocato Riccardo Balatri, di rimandare il caso in discussione alla Corte di Appello di Genova, che però lo ha ritenuto inammissibile. L’ex carabiniere si è sempre dichiarato innocente sostenendo di aver semplicemente scherzato con le ragazze. La mitezza della pena alla quale gli consentirà di evitare il carcere.

I fatti risalgono al 24 gennaio 2022, quando una delle ragazze aveva sporto denuncia alla Procura di Massa, sostenendo di essere stata vittima di molestie tra ottobre e dicembre del 2021, commesse dal figlio della titolare del bar in cui lavorava. Nel corso del dibattimento era emerso che già dopo la prima settimana il carabiniere aveva provato a entrare in confidenza, per poi andare oltre. Dichiarazione confermate anche dalle altre due dipendenti e da una sedicenne e che all’epoca dei fatti frequentava il bar. Il 17 febbraio 2022 nei confronti del militare era scattata la misura degli arresti domiciliari, e dopo due mesi dopo il Tribunale del Riesame lo aveva rimesso in libertà, con il divieto di avvicinamento a tutte le ragazze. Poi il processo di primo grado nel settembre 2023 con la condanna a tre anni, oltre a 31 mila euro di risarcimento complessivo per le vittime, ora la sentenza definitiva a due anni e 11 mesi da scontare lavorando per i servizi sociali.